lunedì 25 febbraio 2008

Libera nos a malo

Prima l'ingresso dei radicali nel Pd, poi la scelta di Umberto Veronesi come capolista al Senato in Lombardia.
Per la Binetti è stato davvero troppo. Il Cilicio che quando è ha letto, se lo avvolte sulla fronte, perchè è più efficace, gli ha procurato un attacco di convulsione e ha incominciato ad urlare :
"Non capisco alleanza con i Radicali" , "Sono portatori di una cultura totalmente opposta a quella dei cattolici. Da sempre. Dall'aborto alla contraccezione, dall'eutanasia al valore della famiglia formata dall'unione di un uomo ed una donna.” Quanto a Umberto Veronesi, candidato da Walter Veltroni in Lombardia, per la Binetti è "una medaglia a due facce. In lui c'è tanto dell'uomo di cura quanto dell'uomo che ha assunto posizioni in netto contrasto con la cultura cattolica".
La Binetti che si sente investita della rappresentanza totale della “cultura cattolica”, e questo la dice lunga sull’energico effetto del cilicio sulla crapa.
Noi allora vogliamo prendere in considerazione la cultura della signora Binetti:
No al divorzio, no all’aborto, no all'intervento genetico sugli embrioni, no alla contraccezione dal preservativo alla pillola, no alla masturbazione, no al sesso prematrimoniale e alla sessualità non finalizzata alla procreazione, no alla clonazione, no all’arida ricerca, no agli omosessuali, no ai PACS e a forme diverse di convivenza affettiva, no all'eutanasia in qualsiasi forma compreso il testamento biologico, no all'inseminazione artificiale, fecondazione assistita.
Se vi fate una ricerca, fra gli Stati del mondo, dove questi diritti civili o “ diritti eticamente sensibili” sono negati. Guardate un po’ cosa ti salta fuori… l’Afganistan dei Talebani.
Preghierina a Massimo D’Alema, intanto che puoi, mandala in missione di pace a Kabul.
Libera nos a malo. Amen. (la vignetta da Mauro Biani) GPS

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