lunedì 28 luglio 2008

Le Perla e i Perli pirla

Ricordate nella campagna elettorale la Perla Pavoncello? La giovane laureanda di Scienza delle Comunicazioni, con un contratto da precaria alla Fondazione Rosselli, alla quale Silvio Berlusconi aveva scherzosamente proposto ieri di sposare suo figlio o un altro miliardario per avere qualche certezza nel suo futuro. La Perla pirla, per niente toccata da quella idiota battuta, ne usci con: “la solita bufera politica scatenata dalla frase scherzosa del Cavaliere, io voterò Berlusconi”.(sic)
Tutte le Perla e i Perli pirla sono serviti: un emendamento in Finanziaria prevede che le imprese, in caso di irregolarità, non saranno più obbligate a trasformare in tempo indeterminato il contratto dei lavoratori precari. L’ emendamento del governo, approvato dalla Commissione Bilancio della Camera e recepito dal maxiemendamento, preclude ai lavoratori precari ogni possibilità di ottenere dal magistrato la stabilizzazione del rapporto. La condizione di precario diventa così permanente.

Dopo la notizia scoppia un grande euforia tra i precari del call center (foto da youblob.org) GPS

2 commenti:

BC. Bruno Carioli ha detto...

Precarie a vita e nuore del berlusca.
:-((

Anonimo ha detto...

No non è affatto vero che l'emendamento fa diventare precari a vita, fate cattiva informazione: la norma ha innanzitutto solo validità sul passato -E NON SUL FUTURO- ed evita solo una trasformazione da parte del magistrato di un contratto impugnato (nonostante sia stato accettato e regolarmente firmato dal dipendente...) in giudizio, in contratto a tempo indeterminato.
Riconosce comunque la possibilità di riconoscimento di un indennizzo economico.