venerdì 1 agosto 2008

Incroci demenziali

Ieri Enzo Sindoni Sindaco di Capo d'Orlando ha preso a picconate la targa di piazza Giuseppe Garibaldi, maledicendo l'eroe risorgimentale come "un feroce assassino al servizio di massoneria e servizi inglesi". Presa a martellate la vecchia targa in memoria dell'eroe in camicia rossa, Sindoni ha rinominato la piazza 'IV luglio'.
Garibaldi però ha beffato il benemerito imbecille, infatti il “IV luglio” la data con cui è stata ribattezzata la piazza, è il giorno in cui è nato Giuseppe Garibaldi!
Chi è Enzo Sindoni:
“Nei dossier degli eurodeputati - quegli ufficiali e quelli compilati raccogliendo notizie di fonti diverse - si possono leggere fatti meno tranquillizzanti. C’è stato il sindaco di Capo D’Orlando che è stato messo dai magistrati alla testa di un’organizzazione che chiedeva - e otteneva - fondi agricoli Ue di sostegno alla produzione di aranci sulla base di mappe catastali vere e contratti d’affitto fasulli per far risultare aranceti laddove c’erano altre colture. C’è stato un gruppo di trapanesi che, con la complicità di alcuni bresciani che fornivano fatture false, facevano risultare investimenti nella viticoltura mai fatti: il raggiro è stato scoperto solo perché uno dei truffatori spendeva 30-40 mila euro a settimana dei fondi Ue giocando alle slot machine. C’è anche la storia portata a Bruxelles da un europarlamentare di Rifondazione comunista, Giusto Catania, che ha rivelato una lettera del direttore dell’Agenzia siciliana per le acque e i rifiuti che chiedeva di far risultare pagati con fondi Ue impianti e strutture che erano già stati fatti con fondi regionali.” (fonte nuovosoldo.it) per saperne di più leggi qui .
Raffaele Lombardo, presidente Regione Sicilia a proposito del gesto di Enzo Sindoni, ha affermato:
«Ben fatto a Capo d’Orlando. Si preparino gli altri sindaci. A settembre abbatteremo i simboli di una impostura chiamata Unità d’Italia. Adesso bisogna cancellare Cavour il piemontese, qualche siciliano come Crispi che fece sparare sul suo popolo e Nino Bixio...».
In pieno orgasmo il legailo Borghezio che intuita la contaminazione e l’incrocio (ovvero il pirla maiale nella foto): "Mi domando a questo punto - aggiunge - se non sia ora anche al Nord di picconare le targhe di Piazze, Corsi e Vie dedicate ad un personaggio storico assai discutibile che, come la nota frase dell'Inno di Mameli, ci ricorda che da 150 anni siamo 'schiavi di Roma ladrona'.
"Buon lavoro, patrioti padani".
In un paese normale chi sale su una scala, armato di martello, seguito da telecamere e giornalisti, e comincia a fracassare una targa d'intitolazione di una piazza, sarebbe subito fermato dai carabinieri, interrogato e magari denunciato a piede libero per vandalismo e danneggiamento, oppure dichiarato malato di mente. Fine della storia. GPS

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Abbiamo una sola consolazione: prima o poi moriranno....

Anonimo ha detto...

mi chiedo come mai però questi benemeriti caz..ni continuano ed essere eletti!
sarà forse il "popolo sovrano" ad avere i paraocchi ?!

Anonimo ha detto...

Non è il popolo che ha i paraocchi, perchè il popolo meridionale sta ben aprendo gli occhi è capisce che l'unità d'Italia è stato un danno per il sud e che i famosi liberatori in camicia rossa erano ladroni venuti dal nord con il mercenario e criminale Garibaldi. I paraocchi ce li hanno quei meridionali che ancora credono nella favoletta del risorgimento, nelle bugie imposte a scuola dalla storiografia ufficiale. Grazie a Dio aumentano gli storici meridionali e settendrionali che stanno riportando alla luce i documenti veri e la verità storica su quella tragedia criminosa che si chiamò risorgimento. Massoneria, mafia, camorra e potere fecero da padrone in quella cruenta e disonorevole rivoluzione che si chiamò risorgimento, appoggiando i criminali del momento, il Savoia, Cavour, Garibaldi e Bixio, Mazzini, Cialdini, e tanti altri assassini venuti dal Piemonte.
Aprite gli occhi...
Bravo sindaco Sindoni, ben fatto, e continua.... tu sei un eroe meridionale. E speriamo che presto altri sindaci facciano lo stesso, e possiamo ricordare le vittime della razzai piemontese fatti massacrare da Bixio in Sicilia, da Cialdini in Campania e Basilicata, e altrove dai tanti criminali nordisti.