lunedì 17 novembre 2008

E’ ufficiale, siamo nella cacca

Venerdì scorso l’ha certificato l’ Istat:
''Sulla base delle informazioni finora disponibili, nel terzo trimestre del 2008 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2000, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% rispetto al terzo trimestre del 2007.”
Sabato, il Centro studi degli industriali:
“E' in corso la ''recessione più lunga del dopoguerra'', dicono da viale dell'Astronomia, prospettando una riduzione del Pil dello 0,4% nel 2008 e dell'1% nel 2009”. Solo Sua Immunità e cortigiani non se ne sono ancora accorti e le armi di distrazione di massa continuano a propinarci il “va tutto bene madama la marchesa”.
Poi da ogni parte che ci voltiamo, sentiamo sempre più spesso negli ultimi due mesi, di notizie relative a licenziamenti, cassa integrazione, mobilità, chiusura di aziende. Le stime degli esperti pur caute fanno pensare che il picco dei licenziamenti potrebbe essere tra febbraio ed aprile del 2009.
Sempre quelli che strozzavano i lavoratori col cappio del fallimento e ci dicevano che “lo Stato doveva comunque restarne fuori”, quelli che “Il libero mercato non permette intrusioni, la concorrenza non va alterata”, quelli che il mercato deve essere libero da “lacci e lacciuoli”. Sempre quelli che ora si mobilitano, per salvarsi il fondoschiena, si inventano le Bad Company, reclamano l’interveto dello Stato alle banche, comprese quelle "circolare" "intorno a te", senza interferenze e oggi si lagnano a gran voce di mancanza di regole e trasparenza. Se la cosa non fosse così tragica, ci sarebbe da sbudellarsi dalle risa.
Intanto le famiglie monoreddito, operai, impiegati, pensionati, giovani precari e cassaintegrati vanno ad ingrossare quella parte di statistiche che delineano un aumento delle fasce di povertà.
Comunque tranquilli il Feltri, Gran Mandarino di Sua Immunità, ha già impartito le istruzioni ai sudditi: “ La crisi fa bene. Se cresce la disoccupazione, caleranno gli immigrati, i nostri figli dimagriranno e ci occuperemo più del nonno: quel che fa male al portafogli può fortificare l'animo”. Traduzione: cazzi vostri. Morale della signora Gulmina: i ricchi sempre più ricci, i poveri sempre più poveri e i ladri sempre più ladri. GPS

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