mercoledì 25 febbraio 2009

Parco Regionale della Vena del gesso romagnola: Arriva l'esecutivo

Nella giornata di lunedì 23 febbraio, nella sede di corso Matteotti a Riolo Terme, il consiglio del consorzio di gestione del Parco della vena del gesso romagnola si è riunito per approvare le nomine del comitato esecutivo del consorzio di gestione dell’ente stesso.
Il comitato esecutivo è così composto: Eugenio Fusignani, assessore ai parchi della provincia di Ravenna è stato eletto alla carica di presidente del consorzio, Renato Sartiani, assessore del comune di Borgo Tossignano è stato eletto alla carica di vice presidente del consorzio. Inoltre Viscardo Baldi, assessore del comune di Brisighella, Sante Cavina, vice sindaco del comune di Riolo Terme e Cesare Ronchi, vice sindaco del comune di Casalfiumanese sono stati eletti alla carica di assessore.
Questo il commento del presidente del consiglio, Guido Tampieri. “Il parco è partito e questo darà modo a tutti, a chi lo ha sostenuto e chi ha nutrito dubbi, di misurare concretamente la scelta compiuta. Questa è l'essenza dell'azione realizzata. Adesso inizia il vero lavoro. Abbiamo nominato un esecutivo istituzionale, composto da assessori comunali e provinciali dei territori interessati. Si tratta di una garanzia per tutti, necessaria – ci tiene a precisare Tampieri - in attesa di sciogliere gli orientamenti di carattere giuridico che sono oggi all'attenzione comune delle parti interessate”.
Da qui partiranno le azioni future che dovranno dare corpo ed anima al progetto Parco. “La prima cosa da fare è valutare quali azioni mettere in campo. La struttura che sosterrà il parco sarà leggerissima e si avvarrà delle sedi e del personale che già opera sul territorio. La Regione Emilia Romagna ha messo a disposizione 800/900 mila euro, da utilizzare subito alla voce investimenti, con concorso del 20% di risorse che metteranno a disposizione gli enti locali. Si tratta di un volano importante per il territorio che andrà ad intrecciarsi agli altri progetti ed investimenti previsti. Allo stesso tempo – continua il presidente - il consorzio, da subito, si avvarrà di 150 mila euro della regione Emilia Romagna e di 150 mila euro degli altri enti (in totale 300 mila euro) per la spesa corrente. Questi fondi serviranno anche per attuare le prime azioni concrete e promozionali”.
Infine alcune conclusioni. “Al di la delle posizioni espresse da ciascuno, è volontà comune, degli enti locali e dell'esecutivo, che queste azioni debbano essere decise con la partecipazione decisiva dei diversi attori del contesto sociale ed economico locale. I grandi obiettivi da perseguire sono due: preservare il territorio e stimolarne percorsi di sviluppo. Questi obiettivi e le azioni per centrarli, saranno prese insieme alle imprese del territorio, agricole, agrituristiche, turistiche e commerciali”. (comunicato stampa Unione dei Comuni-Riccardo Isola)
La mia opinione personale è che meglio di così non poteva andare. Un parco regionale è uno strumento pubblico di governo e pianificazione del territorio con precisi compiti di tutelare e valorizzare il patrimonio naturale, uno strumento di valorizzazione e sviluppo economico, ambientale e culturale. Il solo pensare di sub appaltarlo ad una categoria è una bischerata che sta in cielo e in terra. Che le decisioni e le azioni da mettere in campo siano “prese insieme alle imprese del territorio, agricole, agrituristiche, turistiche e commerciali”, mi pare la strada giusta. In attesa che il “Il facimme a muina” delle associazioni agricole: “di sciogliere gli orientamenti di carattere giuridico” si chiarisca, l’Ente parco è legittimato di mettersi subito al lavoro anche per cercare di recuperare l’immenso tempo perduto. GPS

4 commenti:

Unknown ha detto...

Caro timorato,

come sempre moderato..

;-P

Maяcoooo ha detto...

lol
cosa avevo scritto che GPS m'ha cancellato?

Il Senio mormora ha detto...

Scusi lei, non so di che cosa stia parlando!

GPS

Maяcoooo ha detto...

riferito al commento di tenny: "caro timorato". forse si riferiva a te?