giovedì 9 aprile 2009

La ronda che affonda

Giornata nera ieri per i legaioli. Prima il dietro front che elimina dal decreto legge sicurezza le norme sulle ronde padane ai cui tenevano tanto, anche perché le avevano già vendute e battezzate.
Poi il governo viene battuto sulla norma, contenuta nel decreto legge sicurezza, che prolungava a 180 giorni il termine entro il quale gli immigrati potevano essere trattenuti nei Centri di identificazione ed espulsione. Infatti a voto segreto, chiesto da Pd, Udc e Idv, è stato approvato l'emendamento soppressivo dell'articolo in questione.
Tutti i deputati leghisti usciti dall'Aula non partecipano al voto, accusano gli alleati di «Tradimento».
La rabbia legaiola, dopo due sgambetti in un solo giorno è troppo anche per loro che sono di bocca buona, è tutta contro il governo: "E’ sicuramente un tradimento anche perché guardando i numeri, con almeno 20 "franchi tiratori" del Pdl che hanno votato con l'opposizione, non si tratta di casi isolati ma di una decisione politica".
Al Maroni girano i maroni ed è furibondo, ma si affanna a rassicurare:"ma non è un passo indietro ma un passo laterale
Nell’ avanti in indrè, la ronda finisce nell’onda e rischia di affondare. GPS

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