sabato 6 giugno 2009

Don Paolo colpisce ancora

Ieri sulla Sacram Unctionem aveva giocato un po’ sulla presa di posizione dell’Avvenire sul Papi.
Oggi vale la pena di segnalare un’ interessante lettera di Don Paolo Farinella al suo Vescovo Bagnasco. Don Paolo ci aveva già dato l’occasione di parlare bene e ammirare un prete. Cosa che a Il Senio mormora, per la verità, non capita quasi mai. Bene, in attesa della penitenza, facciamo venia e pure il Bis.
Don Paolo Farinella, parroco della chiesa gentilizia di San Torpete in Genova, ha preso carta e penna e fa un’ impietosa ma necessaria analisi sullo stato d’animo dei cattolici sgomenti che si scandalizzano di fronte al silenzio, cioè alla connivenza del Vaticano nei confronti di Papi.
La lettera è anche pubblicata oggi sull’Unità, la versione integrale la potete leggere QUI (ve la consiglio) ve ne anticipiamo alcuni passi:
“Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la «verità» che è la nuda «realtà». Il vostro atteggiamento è recidivo perché avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell’Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi «principi non negoziabili» e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono «per tutti», cioè per nessuno.”
“I cattolici rassegnati stanno ancora peggio perché concludono che se i vescovi non condannano Berlusconi e il berlusconismo, significa che non è grave e passano sopra all’accusa di pedofilia, stili di vita sessuale con harem incorporato, metodo di governo fondato sulla falsità, sulla bugia e sull’odio dell’avversario pur di vincere a tutti i costi. I cattolici lo votano e le donne cattoliche stravedono per un modello di corruttela, le cui tv e giornali senza scrupoli deformano moralmente il nostro popolo con «modelli televisivi» ignobili, rissosi e immorali.”
Il governo è disposto a saldarvi qualsiasi richiesta economica in base al principio che ogni uomo e istituzione hanno il loro prezzo. La promessa prevede il vostro silenzio che - è il caso di dirlo - è un silenzio d’oro? ”..........
Sto Don Paolo è davvero tamugno. GPS

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