lunedì 11 gennaio 2010

Il ritorno di Papi simil nuovo

Oggi il Papi è ritornato a Palazzo Chigi. Dopo il lifting e il cerone, "Sono già più guardabile", aveva annunciato al Tg1. Poi tanto che c’era pare si sia rifatto anche il seno. Insomma un Papi simil nuovo e in piena forma.
Un po’ come la Paris Hilton, che da un paio di giorni, va in giro dicendo che vuole ritornare vergine. Dopo aver avuto un numero imprecisato di fidanzati, amanti e amici più che intimi, insomma dopo aver fatto la zoccola, vuole ritornare illibata e simil nuova anche lei.
Il Papi finto nuovo, con il cuoricino rosso dell’amore e del dialogo sulla spalla sinistra, rientra “per riannodare tutti i fili” e affrontare le “emergenze”: la riforma della giustizia (ti pareva), la riforma tributaria (ultima novità, riciclata e stantia, l’aveva già promessa 16 anni fa che è tutto dire, ma serve per i segnali di fumo) e quella istituzionale (che come la pelle della maletta).
Ma quello che gli sta veramente a cuore è l'offensiva giustizia.
C’è da pedalare per portare subito in aula al Senato il “processo breve” e alla Camera il “legittimo impedimento”. Norme decisive per scongiurare la “chiamata” al processo Mills in primavera.
Il “processo breve” non è altro che il riciclo, riveduto e corretto per cercare di non incappare
di nuovo nell’ incostituzionalità. La perla è che stavolta si estende a tutti i tipi di reato le norme già proposte con vecchio “processo breve”, ivi compresi quelli mafiosi, che ringraziano.
Ma la sostanza della norma è che nel caso dei reati imputati al premier, il “tempo certo” è certamente inferiore a quello necessario per arrivare a sentenza, pensate un po’ che coincidenza.
Altro asso nella manica è quello sul “legittimo impedimento”.
Una furbata che la chiamano “riforma”, con la quale, per i prossimi 18 mesi, verranno stabilite per legge tutte le circostanze nelle quali chi è “investito da alta funzione pubblica e di governo”. Tradotto significa, il Papi potrà “legittimamente” saltare, da imputato o da testimone, le udienze dei processi, rendendo di fatto nullo il processo stesso, un’ altra strana coincidenza.

Completano il poker altri due assi di riserva. Il “Lodo Ter”, nella sostanza la stessa proposta di legge che punta a istituire per legge l’immunità per le quattro più alte cariche dello Stato, anche questa riveduta e corretta per non incappare in un giudizio contrario della Corte Costituzionale.
Ultimo asso, il ripristino l’immunità parlamentare per tutti, ovvero l’autorizzazione delle Camere a processare gli eletti in Parlamento, cioè quasi nessuno.

Riusciranno i nostri a stoppare questo tsunami di provvedimenti ad personam, che hanno l’unico scopo di mettere al riparo il lato B del Papi, simil nuovo? GPS

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