giovedì 17 giugno 2010

Dal gabinetto del Premier viene una brutta aria

Per il governo del faretagli e bavagli” non poteva andare peggio. La finanziaria “lacrime e sangue”, indispensabile se no facciamo la fine della Grecia, si sta rivelando l’ennesimo imbroglio.
Il famoso “tornante della storia” una patacata mai vista.
La manovra spacciata come miracolosa si manifestata per quella che è.
Voler portare soldi nelle casse inventandoli dal nulla, cioè senza mettere le mani nelle tasche degli italiani e senza ridurre i servizi, era una truffa di basso profilo.
La protesta bipartisan delle Regioni ha fatto emergere la verità. I tagli alle Regioni significano per i cittadini meno sanità, servizi sociali, istruzione, cultura, formazione professionale, trasporti, sostegno alle piccole imprese ecc. e la bolla è saltata.

Non va certo meglio sul fronte della legge bavaglio. Una legge che nessuno vuole e che nella stessa maggioranza la fronda del no si sta ampliando. Nonostante l’urlo del Papi “Siamo tutti spiati” è chiaro che si tratta questa volta di una legge “ad criccam”. Il granito “andiamo avanti comunque” mostra vistose crepe.

Intanto esplode la protesta all’Aquila contro il governo. E’ la protesta più clamorosa dal dopo terremoto. Migliaia di persone occupano l’autostrada A24 per chiedere la proroga della sospensione delle tasse e vogliono rassicurazioni anche sulla ricostruzione. L’Aquila continua ad essere una città fantasma. Sui un viadotti striscioni con la scritta: “308 vittime aspettano giustizia, 16mila persone senza lavoro, 100mila abitanti rivogliono la loro città: benvenuti nel cratere, benvenuti in Italia" .
Ecco perchè in questi giorni dal gabinetto del Premier viene una brutta aria. GPS

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