giovedì 10 giugno 2010

L’animaiala con il fiocchetto verde e il Cencio

Il "Cencio" per il 2 luglio 2010 sarà dipinto da Alì Hassoun, artista nato in Libano nel 1964 e trasferito a Siena da giovanissimo dove ha vissuto e lavorato fino agli anni '90.
La parte allegorica del Drappellone del 2 luglio 2010 sara' dedicata alla ricorrenza del 750.mo anniversario della battaglia di Montaperti. Il Palio del 16 agosto 2010 sarà invece dipinto da Franco Fortunato, artista che vanta una lunga esperienza iniziata tra i gruppi di Roma, dove è nato nel 1946. La parte allegorica del "Cencio" per il Palio del 16 agosto 2010 sarà dedicata al 6° centenario della nascita di Lorenzo Pietro detto il Vecchietta. (fonte ANSA)
E’ così che in occasione della “carriera” del 2 luglio, quella dedicata alla Madonna di Provenzano rappresentata sul "Cencio" da consegnare ai vincitori del Palio di Siena, sarà realizzato da un pittore italiano di origini libanesi, Ali Hassoun. Il ‘Drappellone’ esprimerà l’intenzione di dimostrare “che il dialogo tra le culture e le religioni, in particolare tra Cristianesimo e Islam, è possibile”.

Il quotidiano della Lega ieri insorge contro Ali Hassoun, che dipingerà il Cencio e titola “Colonizzati dai musulmani” L’ennesima e vergognosa speculazione razzista dei viscidi legaioli ai danni del Palio non è passata inosservata. Fra i più efficaci Sergio Profeti su Sunto:
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Quell'animalaia della Martini non poteva che appartenere ad una famiglia di viscidi razzisti come lo sono i legaioli con il fiocchetto verde.
Ieri, nella prima pagina del quotidiano di questa struttura razzista, il Palio di Siena ha subito un attacco a causa del conferimento, avvenuto nel dicembre 2009, ad Ali Hassoun, musulmano.
Questi razzisti yankee, che coltivando l'odio tra la gente sono riusciti a fare la loro fortuna elettorale, hanno sparato addosso all'immagine del Palio di Siena proprio in relazione all'autore del drappellone di Provenzano….
L'immagine del Palio viene danneggiata da un attacco politico, che sfrutta Siena per continuare nella marcia dell'odio e del viscido razzismo”.
Insomma, per i legaioli, poco importa come usa il pennello. Il pittore del Palio deve essere nato sopra il PO ed avere al collo la croce.

Giuro, il primo che incontro che si definisce di sinistra e mi smanetta sul Karma legaiolo sul territorio, gli sferro uno sputo negli occhi. GPS

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