lunedì 30 agosto 2010

Rientro:gnocche col corano e il processo breve

Le ferie sono finite o agli sgoccioli si ritorna a casa, naturalmente per quelli che sono partiti. Controvoglia ci immergiamo nelle cose di sempre, traffico, parcheggi, ritardi ecc , insomma il nostro calvario quotidiano e si riprende il solito tran, tran.

Abbandonati i tormentoni degli ombrelloni, al ritorno ce ne troviamo dei nuovi di zecca.
Tengono banco la casa a Montecarlo, il simbolo (lo spadone del Giussago) che la Lega si è venduta, il tormentone delle elezioni: si, no, forse, più tardi, boh.

Intanto ci fanno sapere che :
L’ Italia è all'ultimo posto in Europa per le spese per la famiglia e la maternità i dati sono del ministero dell'Economia: impieghiamo l'1,4% del Pil, uno dei livelli più bassi in Europa, contro il 2,5% della Francia il 2,8% della Germania.
Poi rincarano:
Mezzo milione di posti di lavoro in bilico. Centinaia di aziende che domani non alzeranno nemmeno la saracinesca. La ripresa è debole e incerta, la domanda langue, i nuovi mercati sono lontani, la produzione resta ferma. È l'Italia imprigionata nella cassa integrazione. La crisi non se n'è andata e parla italiano: Fiat, Indesit, Antonio Merloni, Italtel, Burani, Tirrenia, Unicredit, Omsa, tra gli altri e ci sono le centinaia di piccole imprese subfornitrici che mollano in silenzio.
In coda:
Le tariffe aumentate, più precari nella scuola, più disoccupazione giovanile, crescita ferma al palo.
Ma non preoccupatevi se in tv non sentirete il governo del fare citare questi dati e dire come stanno le cose.

Allegria è arrivato Gheddafi a insegnare il corano a 200 gnocche nostrane (volontarie pagate) che altro volete e poi è due anni che ce l’ho dicono, lo confermano nei 5 punti e all’Alfano gli si è incagliato il disco: la priorità per il paese e per i cittadini è il Processo breve. Oh No? GPS

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