lunedì 13 settembre 2010

Bossi a Venezia: tracce di sangue nella grappa

Ieri a Venezia, è andata in scena la festa dei popoli della Padania, con tanto di rito dell’ampolla e i battesimi vari.
Le cose che hanno colpito di più sono state due, oramai il versamento dell’acqua del Po nella laguna veneziana è “una gagata pazzesca”.
La prima è stato quando il Bossi ha bofonchiato sul federalismo:
"Abbiamo inseguito il federalismo e adesso è arrivato". Nei legnaioli presenti è scoppiato l’entusiasmo, applausi a non finire e grandi cori “Ollellè ollallà faccelo vedè faccelo toccà”.
Per la verità qualcuno di loro l’aveva visto sul Monviso già nel lontano settembre 2008 ma forse non lo ricordava.
A smorzare i gasatissimi legaioli è dovuto intervenire lo stesso Bossi: Boni ” la va a giorni, la va a ore, quindi preparatevi perché” quando arriverete a casa ve lo potrete toccare.
La seconda cosa che ha particolarmente impressionato è stata “la voce affaticata e i gesti più compassati del solito”.
Infatti, dopo aver raccontato al suo popolo quella sul federalismo, agli intimi del “cerchio magico” si lascia andare ad una piccola confessione: “Sono stanco”.
Quando poi gli è stato riferito che addirittura, anche la Lega è in frenata, sull’11%, a dimostrazione del logoramento del partito “di lotta e di governo” e delle pagliacciate, si sono resi necessari gli esami medici di rito. Fortunatamente per il referto medico ufficiale tutto normale: “rinvenute tracce di sangue nella grappa”. GPS

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