venerdì 22 ottobre 2010

La lega delle mutande

L'ennesimo, eclatante ed imbarazzante caso di cialtroneria politica messa in scena della Lega Nord.
Alla "libera scuola dei popoli padani” oramai vengono fuori tutti così, ragionano non col cervello ma con quello che sta sotto l’ombellico.
Un "simpatico cialtrone" consigliere legaiolo, tal Gino Volta, ieri in consiglio comunale a Castel San Pietro Terme (Bo) nel suo massimo sforzo intellettivo, ha regalato al sindaco Sara Brunori, Pd alla guida di una giunta di centrosinistra, un paio di mutande di pizzo bianco con la scritta “fammi una lega”. Come vedete con questi qua la classe non è acqua.
Il sindaco Sara ha reagito con fermezza: "Quando non si hanno argomenti intelligenti si passa sempre agli insulti. Il Consiglio comunale non e' un bar, ma e' il luogo del confronto civile, il cuore della democrazia, in cui i rappresentanti eletti dal popolo si confrontano e fanno scelte nell'interesse della comunità", "Offendere il Consiglio e il sindaco, nel tentativo di ridicolizzarli, e' stato un atto antidemocratico aggravato in questo caso dal carattere sessista, purtroppo molto diffuso in certi ambienti politici in cui le donne hanno spazi marginali o inesistenti".
Per i legaioli essere cialtroni, beceri, razzisti e anche vigliacchi è oramai un classico, tanto si nascondono sempre di dietro al lenzuolo della “gogliardia, provocazione, battuta cretina”. GPS

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