giovedì 28 ottobre 2010

Papi tradisce Bossi, il Bunga Bunga adesso lo fa con la marocchina

I vetri di Palazzo Ghigi hanno già incominciato a tremare. Nelle stanze del palazzo la paura fa 90. Lo spuntar fuori della Ruby R (nome d’arte) marocchina e minorenne che proprio da palazzo era venuta l’idea di farla passare per la figlia di Mubarak per non dare nell’occhio, è vissuto come un nuovo tsunami e il tormentone è appena iniziato.
La storia della Ruby che con le sue dichiarazioni ha già messo in grossi casini Lele Mora, Emilio Fede e la Nicole Minetti, parla anche ( ed è qui il bello della festa) del Bunga Bunga un rituale del padrone di casa d’invitare alcune ospiti, le più disponibili, ad un dopo cena hard, formula copiata dall’ amico Gheddafi, in quanto rito degli harem africani.

Bunga Bunga, una parola destinata a tenere banco nei prossimi giorni che tradotta significa, grosso modo: “selvaggio stupro di gruppo”, o “una violenta orgia anale in cui i protagonisti interpretano una tribù africana”.
I legaioli non l’hanno presa bene e urlano al tradimento. Perchè è “come mettere un minareto al posto della madunina”. Poi “il Bunga Bunga prima si fa con le padanine e non la prima binga bonga che arriva" GPS

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