giovedì 24 gennaio 2013

Al mercato padano dei Prima i Pirla

Nel grande puttanaio del centrodestra intorno alla presentazione dei candidati è successo e sta succedendo di tutto. Il caso di Nick ‘O Mericano è quello che ha fatto più scalpore, mettendo in luce lo stile dei destrosi a fare le loro parlamentarie.
La nuova sozzeria è scoppiata proprio in Emilia Romagna, quando i nostri legaioli si sono ritrovati, seconda in lista del Carroccio in regione per la Camera dei deputati, la Sara Papinutto.
Ma chi cazzo è Sara Papinutto? Si sono chiesti in coro i costernati padani nostrani.
La Sara è la moglie di Diego Volpe Pasini, noto in Friuli Venezia Giulia per il suo girovagare nel mondo del centrodestra, grande estimatore di Silvio Berlusconi, numero due del Mir (Moderati Italiani in Rivoluzione) e soprattutto fraterno amico Vittorio Sgarbi.
La candidatura della Papinutto è il risultato dell’ ennesimo mercato delle vacche, è in sostanza il prezzo pagato dalla Lega di Maroni per bloccare la lista “Prima il Nord” ideata proprio dal marito.
Ma i legaioli dell’ Emilia Romagna non l’ hanno presa bene. Il deputato bossiano Marco Desiderati su Facebook ha espresso l'indignazione che serpeggia nel Carroccio: “Umiliare tanti bravi militanti con posizioni in lista assurde e scoprire che poi si candida l’amante di Sgarbi”.
Ma il bello della storia, si apprende oggi. La Sara Papinutto è candidata per il Senato in un’altra regione il Friuli Venezia Giulia e in un’altro partito il Mir (Moderati Italiani in Rivoluzione) praticamente il partito del marito.
Certo la Sara, l’ hanno proprio appoggiata bene e non vuol farsi mancare niente, candidata in due partiti differenti, in due regioni e da una parte alla Camera e dall’altra al Senato
Ops! Bazzecole!, Il regolamento per la presentazione dei candidati al Senato recita: "il candidato che faccia parte di una lista non può accettare la candidatura per liste aventi contrassegni diversi nella stessa o in altra regione. Nessun candidato può accettare la candidatura contestuale alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica. L’elezione, in ciascuna regione, del candidato che non abbia osservato tali disposizioni è nulla".
“Prima il nord”?, forse stavolta sarà necessario registrare in tempo “Prima i Pirla”. GPS



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