mercoledì 20 giugno 2007

Italiano e altro addio? Riflessioni sul linguaggio della Rete

La nostra società è caratterizzata dalla velocità di comunicazione. E a questa velocità nel far viaggiare le informazioni dai mass media alle persone, si sta affiancando la volontà di far diventare più veloce il modo di comporre messaggi, testi per comunicare. La lingua sta quindi cambiando. É probabile che nel giro di una decina d'anni, la Rete avrà il suo proprio linguaggio, un linguaggio universale basato essenzialmente sull'Inglese, con molti acronimi, abbreviazioni e poca punteggiatura.
Partiamo dagli universali smiles, detti anche emoticon. Grazie ad esse, con 3 o 4 caratteri potete esprimere un grande numero di emozioni, e non è poco.La lingua italiana si sta poi arricchendo di parole inglesi che vengono "italianizzate". Pensateci un attimo: quante volte, magari senza rendervene conto avete detto "dopo mi vado a downloadare l'ultima versione di QuickTime...". Molte volte scommetto.. ;-)

I termini Business plan, ovvero "pianificazione dell'affare", IPO che sostituisce il "vecchio" termine OPV, ovvero "Offerta Pubblica di Vendita di titoli azionari",E-commerce per "commercio elettronico",TOL per intendere "Trader On Line", persona che compra e vende azioni via Internet, B2B = Business To Business, che indica un business nel quale aziende vendono prodotti ad altre aziende non ai consumatori.
Lo stesso modo di scrivere: far scomparire le doppie, sostituendole da una sola lettera maiuscola. "tutto" diventerebbe "tuTo", non scrivere mai i numeri in parola, eliminare il "ch" e sostituirlo con la lettera "k". "chiaro" diverrebbe "kiaro", sostituire "vv" con la sola "w". "Ovvio" diventerebbe "owio", sostituire "ss" con la sola "x". "spesso" diventerebbe "spexo", far scomparire le "h" nel verbo avere. "Io ho" diventerebbe "io ò".

E contro le conseguenze negative sulla lingua italiana si schiera anche lo scrittore e giornalista Giorgio Bocca, che si dichiara "molto infastidito" da quello che lui definisce "un assalto spaventoso per cui la lingua italiana non riuscirà a sopravvivere" e secondo il quale a volte si abusa del gergo anglosassone, perché lo si usa anche quando non è veramente necessario.

Alex, giovane sedicenne, che da grande vuole fare il presidente della Repubblica, per adesso si accontenta di imparare fare il webmaster, mi chiedeva un consiglio su una email inviata a Barbara. “E la tua ragazza? “ Alex: Bohh?”
Testo:” Cara Barbara, con questa mia, ti ricordo che la tua non me l’hai ancora data. Ciao Alex”.
Alex, queste cose non si fanno, con le ragazze bisogna avere pazienza e delicatezza, fare un po’ di melina, soprattutto quando si fanno certe richieste bisogna guardarle negli occhi.
Alex: hai ragione, apro Skype in video contatto e glielo dico!

Noooo!!! Stiamo allevando dei mostri? GPS

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