lunedì 11 febbraio 2008

Il Dili-Telma

Oliviero Diliberto, il Gasparri della Sinistra, oggi nella stampa ci illumina : «Veltroni e Berlusconi sono i promessi sposi della politica italiana: dopo le elezioni faranno il governo insieme». Questa la tesi de leader dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto che aggiunge: «per evitare questo patto scellerato bisogna dare più forza alla sinistra». Fortunatamente questo non ne mai azzeccata una.
Sempre più mago Telma che somarello di razza della politica.
E a proposito della decisione del Pd di correre : «è autolesionismo e lesionismo allo stesso tempo, una pulsione omicida e una suicida».
Al Dilberto e a tutti i sinistrosi “neocojon”, oggi così agitati perché gli stato tolto il paracadute, rammento che il PD ha scelto di ballare libero. E a proposito di suicidio se l’impostazione della campagna elettorale è quella di avere il PD come nemico principale, penso proprio che la strada dell’eutanasia sia irreversibile.
Vi ricordate i 20 mesi di ricatti, minacce cifrate, scontri, polemiche, annunci di cataclismi e il continuo ringhiare delle “Mani libere” del Diliberto? Adesso che ha le mani libere non sa dove metterle. Noi un suggerimento l’avremmo, ma non si può neanche scriverlo su un post.

Meglio fareste, invece di fare tanta manfrina sugli amanti traditi, ad impegnare il vostro tempo a realizzare un partito degno di questo nome e un po' piu' serio dei partitini visti fino ad ora.
Oggi non esiste la cosidetta sinistra , ma una accozzaglia di particolarismi ideologici sui quali si masturbano i diversi capipartito, sempre più autoreferenziali.

Grazie allo “spariglio” del PD, la cosiddetta sinistra, ha l’occasione di rigenerarsi, di superare patetiche diatribe, diventare adulta, responsabile e significativa anche dal punto di vista numerica. Io me lo auguro, peccato che sia guidata da gnomi e non so se ci riuscirà. Adesso fuori dal calderone, ognuno nella chiarezza si gioca le sue carte. Poi verrà il tempo di vedere che strada possiamo fare insieme e per andare dove. Oggi si riunisce la “Cosa rossa” per decidere anche sul simbolo. Falce e martello si, falce e martello no. Ma cazzo, girate almeno quell’apostrofo dalla parte giusta. La vignetta è di Mauro Biani. GPS

2 commenti:

Maяcoooo ha detto...

fanno più ridere il pane&salamella a 1.50€ o i 5€ per il certificato+tesserino da rehab del PD? non so, sono indeciso...

Anonimo ha detto...

Marcoooo, sei il solito bastardo.
“La mano ha cinque dita proprio come la base del fiore di loto. Immaginavo di essere entrata nel torbido e di averlo mosso. Ti dirò che mi è piaciuto, vuoi mettere anche tu la tua mano ed aiutare ? Un abbraccio Annamaria”.
Se rimorchi una “mia lotina” devi pagarmi una pizza.OK GPS