lunedì 19 maggio 2008

Condominio solidale

Vi avevo già parlato di Imola “città solidale” e di alcune esperienze straordinarie (Casa Guglielmi) che si attuando. Andrea Bondi sul suo blog ne segnala un’altra che vale la pena rilanciare.
Si tratta del progetto “Condominio Solidale” a cui la trasmissione televisiva di Michela Gabanelli Report, ha dedicato recentemente un servizio ed è
inserito nella rubrica “Good News. (Il video presentato dalla Gabanelli dura 9 minuti)
Che cosè il condominio solidale?
Si tratta di una Palazzina completamente inserita nella realtà urbana di Imola, l’ edificio è composto da 13 mini appartamenti, tutti senza barriere architettoniche. Il Condominio Solidale costituisce un' esperienza innovativa nella residenzialità assistita per anziani: la struttura, infatti, promuove e valorizza l'autogestione degli ospiti in un contesto assistito, che permette di ritardare o di evitare il ricovero in casa di riposo.
La struttura sorta a Imola circa un anno fa, ospita anziani soli o in coppia con una ridotta autonomia sul piano fisico, ma con sufficienti capacità cognitive, è completamente inserito nella realtà cittadina, servito da mezzi pubblici. Attualmente le persone ospitate sono 15, che giornalmente vengono assistite, 24 ore su 24 , da 20 volontari di Auser ed Antea, che in stretto contatto con il medico di base, si occupano anche dell'assistenza infermieristica.
È interessante osservare come una delle assistenti di base viva, addirittura, con la propria famiglia all’interno del condominio, che finisce per diventare una “comunità familiare allargata”, dove tutti conservano la propria autonomia e le proprie abitudini. Il tutto, infatti, è rivolto ad evitare che le persone anziane, soprattutto quelle sole, siano costrette a finire anzitempo in strutture di ricovero dove la qualità della vita, soprattutto dal punto di vista psicologico, ha un crollo verticale.
Inoltre, il costo per ogni persona che vive nel condominio solidale é pari alla metà dei costi che la collettività dovrebbe sostenere se queste persone vivessero in una casa di riposo. GPS
Per saperne di più QUI

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