lunedì 19 maggio 2008

Date a Cesare ciò che è di Cesare

Mentre il Papa arrivava in città la sindaco diessino Marta Vincenzi partecipava a una manifestazione in sostegno alla 194, la legge sull’aborto che lei ha sempre difeso. Dando il benvenuto al pontefice durante la visita all’ospedale Gaslini di Genova, la prima cittadina della Lanterna, laureata in filosofia ed ex preside di un istituto superiore, militante del Pci dal 1974, già presidente della Provincia e poi parlamentare europea, ha fatto un discorso forte affermando che bisogna evitare di «trasformare l’etica in un campo di lotta politica» e che «il comportamento etico non è stabilito in partenza una volta per tutte».«Non dandoci come obiettivo l’individuazione del bene assoluto che non spetta alle istituzioni dello Stato democratico perseguire - ha detto il sindaco di fronte al papa con un possibile riferimento ai temi eticamente sensibili - operiamo per il bene collettivo, affinché i cittadini possano orientare le loro condotte di vita senza imposizioni o limitazioni. Pensiamo che favorire nuovi spazi di autonomia, libertà e responsabilità personali sia il miglior modo per aiutare la stabilità sociale». Il sindaco ha fatto riferimento al teologo evangelico tedesco Dietrich Bonhoeffer: «Il comportamento etico non è stabilito in partenza e una volta per tutte, ma nasce con la situazione data». Citazione colta ed efficace, che il sindaco ha immediatamente accompagnato a un’altra frase di Bonhoeffer, il quale affermava che «missione dei fedeli laici è di configurare rettamente la vita sociale, rispettandone la legittima autonomia e cooperando con gli altri cittadini secondo le rispettive competenze e sotto la propria responsabilità».Non si ricordano negli anni recenti interventi così fermi da parte di amministratori locali che hanno ricevuto il Papa. La prima cittadina non si è infatti limitata a rivendicare la laicità delle istituzioni (laicità che la Chiesa non mette in discussione: l’autonomia delle istituzione politiche risale alla frase di Gesù «date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio), ma ha affermato che l’etica nasce con la situazione data, contestando di fatto l’universalità di quei «valori non negoziabili» a cui spesso il pontefice fa riferimento. (fonte Claudio Caprara). Finchè c’è Marta c’è speranza. GPS

1 commento:

Anonimo ha detto...

il tuo problema, fessacchiotto, è che alle prossime amministrative la sloggeremo!!
Così va a fare la filosofa da Zapatero