sabato 23 agosto 2008

Loro li conosciamo

A volte un semplice aneddoto è mille volte più eloquente di molte pagine descrittive e di un fiume di dibattiti. Ce lo racconta Eugenio Scalari sull’Espresso.
«Un mio amico siciliano di un piccolo paese mi ha raccontato un suo colloquio telefonico con la mamma: Era più tranquilla, mi ha detto, perché stavano per arrivare i militari. E perché sei più tranquilla? Perché cacceranno gli zingari che rubano soldi e anche i bambini. Ma non ci sono mai stati zingari da noi. No, ma sono pericolosi e rubano tutto. Da noi però c´è la mafia, le ho detto io. Sì, mi ha risposto, ma quelli li conosciamo, sono del paese».
"L'aria che si respira" nel Bel Paese è questa. I professionisti politici della paura e le emergenze pompate dalle tv di Sua Immunità, sono riuscite ad introdurre leggi che puniscono i deboli garantendo l’impunità ai delinquenti e ha convincere anche la signora…”teruna”. Bingo!

(la vigneta da Iltratto) GPS

1 commento:

Anonimo ha detto...

ricordo qualcosa di analogo diversi anni fa a Milano quando ci fu una rivolta in un quartiere "caratteristico", dei suoi abitanti contro una banda di stranieri che stavano detenendo il monopolio dello spaccio e delle prostituzione nella zona. Alla mia osservazione che, di fatto, non si trattava di una manifestazione moralista, ma di una lotta tra bande, per il potere (avendo riconosciuto i noti balordi dalle foto sui giornali ed alla tv), mi venne risposto in egual modo: ma loro sono italiani e li conosciamo!

E vabbè...
:-(