martedì 11 novembre 2008

Cacciari, la vendetta dei piccioni

E' domenica mattina, siamo in Piazzza S.Marco a Venezia gremita di turisti. Una famiglia, padre, madre e due bambini che sono lì con alcune briciole di mollica di pane in mano da dare ai piccioni che sono nella piazza.
Chi ti arriva? Il sindaco Massimo Cacciari, lui i piccioni non li può proprio sopportare. Appena vede quello che fa la famigliola va in bestia. Il Cacciari comincia a gesticolare, urla e va giù a muso duro, quarda guesti «quattro deficienti», non rispettano la mia ordinanza che vieta di dar da mangiare ai piccioni. La famigliola rimproverata, ignara dell'ordinanza cacciariana, non da segno di reazione e guarda stupefatta quell' uomo con la barba.
Poi, il Cacciari sempre di più imbufalito, non vedendo in tutta la piazza i vigili, ha fatto una chiamata con il cellulare - il comandante della Polizia Municipale? - e gli ha intimato «mandatemene uno, ce ne sarà almeno uno, no?, per questi quattro deficienti».(fonte la stampa).

Usando un eufemismo potremmo dire di una reazione “inadeguata”. Ma sono soprattutto i piccioni che se la sono presa e meditano la vendetta (foto) GPS

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