martedì 11 novembre 2008

Le nostre mutande e le ronde padane

L’ ultima frontiera del furto sta prendendo una brutta piega.
Solo poche settimane fa alcuni ladri si sono intrufolati in casa di Gigi Marzullo e si sono impossessati di una ventina di paia di mutande. Sporche, ha precisato il Gigi.
Alla tronista Paola Frizziero un ladruncolo ha scippato le mutandine di cotone con i cuoricini alle quali era molto affezionata, quelle erano pulite e stese ad asciugare.
Akira Hino, 51 anni di Tokio, è stato beccato con una collezione di oltre 500 paia di mutande: perizoma, tanga, culotte. Akira, colto in flagrante, portava a termine i suoi furti con una canna da pesca, con la quale dal balcone di casa arpionava le mutandine stese ad asciugare dalle ignare vicine di casa.
L’altro ieri a Dallas, un ladruncolo è corso dentro il negozio nel bel mezzo del pomeriggio e ha preso dal tavolo tutto ciò che ha trovato. Al negozio della catena Victoria's Secret sono venuti meno ben 1.067 dollari in biancheria intima. Per ora non sono uscite indiscrezioni sulle taglie o lo stile degli slip rubati.
Pochi giorni fa in un centro commerciale di Venaria in Piemonte, tre ladruncoli hanno portato via circa 230 capi d'abbigliamento per un valore di 150 euro. I tre sono stati fermati poco lontano dal centro commerciale, indossavano ancora quaranta paia di mutande a testa.
La crisi economica e il Robin Hood Tremonti ci stanno mettendo in mutande, poi rischiamo che ci portino via anche quelle.
Fortuna che da oggi abbiamo a disposizione le “ronde padane” del Borghezio, infatti la commissione Giustizia di Palazzo Madama ha dato il via libera, possiamo così mobilitarle a difesa dell’ultimo baluardo che protegge nostri genitali. GPS

1 commento:

Anonimo ha detto...

ahahahah