sabato 1 agosto 2009

Siamo tutti terroristi

Vi avevo già parlato di Don Giorgio De Capitani La carica di Don 2.0 , combattivo sacerdote lombardo.
Don 2.0 è un prete un po’ speciale, smanetta continuamente sul web, fra blog e social network, da dentro pure a Facebook e Youtube.
Don Giorgio sta nella rete, la condivide con i giovani, li va a stanare là dove sono e al momento sono lì come maggiori fruitori del web.
C’è poi da dire che trovandosi ad essere parroco a Monte, frazione di Rovagnate in quel di Lecco, vive lo status dell'agnello nella tana del lupo.
La storia che vi vado a raccontare la riferisce Don 2.0 direttamente dal suo blog:

Al termine della Comunione dei fedeli, mister X mi si è presentato davanti rifiutando l’ostia e dicendomi: “Si vergogni! Lei è un terrorista!”. I presenti, anche i chierichetti, hanno capito che stava succedendo qualcosa di strano. Poi, il mister X è uscito di chiesa. Mi hanno in seguito riferito che durante la Messa non aveva fatto altro che stare al telefonino. Complimenti!”
Mister X era nientemeno che il dottor Alberto Zangrillo, medico personale di Papi e consigliere comunale del PDL in un paese vicino.
Per quale motivo uno come l’ Alberto, persona così importante, noto professionista, si è scomodato una domenica mattina ad andare in una chiesa di campagna dove non ha mai messo piede e trasformarsi in un fidato sicario, modello camicia nera?
«Semplice, il prete fa politica. Da cattolico mi sono sentito in dovere d’intervenire». Quanto ha pesato la sua amicizia con Berlusconi? «Zero. Con Silvio non parliamo di queste cose. È stata una mia iniziativa, sia chiaro». Falso come l’ottone anche lui, Oh Oh.. questi sono fatti con lo stampo, vengono fuori tutti uguali.
Si è intromesso pure il Castelli, ieri ha chiesto l’intervento dell’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi chiedendo «un segnale ufficiale» contro il sacerdote.

Don 2 0 non ci ha pensato due volte “Ci vorrebbero un milione di saponette per pulire il c... di quelli della Lega”. Tieni botta Don 2.0. GPS

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