lunedì 18 gennaio 2010

La figlidibuonadonna spa alla fiera del virus

Statisticamente è più facile morire nel centro di Milano stritolati da un calamaro gigante con la pipa e la sciarpa del Milan che di influenza A. Nonostante questa evidenza, il governo Papi ha acquistato 24 milioni di dosi di vaccino per 184 milioni di euro stipulando con la Novartis un contratto che persino un caporale di Rosarno avrebbe considerato troppo iniquo.
Nell’occasione, gli italiani si sono rivelati meno fessi del previsto: magari guardano il Tg1 e credono che Craxi era un santo. Magari guardano il Tg5 e sono convinti che c’è il boom economico. Ma quando si è trattato di farsi il vaccino si sono così espressi: Marameo (44,3 %), Vaccinati tua sorella (30,7%), Manco se mi paghi (14%), Vaffanculo (7,1 per cento, quasi tutti medici), mentre il 3,99 per cento è corso alla Asl a farsi siringare. (fonte il manifesto)
In Italia si è consumata l’ennesima mega truffa ai danni di pantalone. La figlidibuonadonna spa alla fiera del virus, ha letteralmente buttato via 184 milioni di euro nonostante il parere contrario di moltissimi farmacologi – compreso quello del direttore dell’Istituto di ricerca "Mario Negri" di Milano, Garattini, secondo cui la corsa al vaccino si spiega con "la grande pressione delle industrie che ne avrebbero tratto forti guadagni" – che si trattava di un virus "dalla mite virulenza" e acquistare il vaccino non sarebbe stato "un grande affare". (fonte L’antefatto)
Ma nessuno lo ha ascoltato.
Oggi possiamo affermare che alla domanda chi abbia veramente colpito il virus h1n1 la risposta è: abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani! GPS

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