sabato 27 marzo 2010

Una Lega made in China

Questi legaioli non finiscono mai di sorprenderci.
Woody Allen ci diceva che “il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile”. Ai legaioli capita questo, fare il contrario è del tutto impossibile.
Da anni diffondono slogan xenofobi, che bisogna boicottare i prodotti cinesi, che bisogna mettere dazi alla Cina, che la nostra sacra terra padania non è in vendita. Un cavallo di battaglia da usare per i Cucù in campagna elettorale.
Poi oggi veniamo a sapere che proprio nel corso della campagna elettorale, sui banchetti della Lega Nord i gadget souvenir: portachiavi, capellini, saponette, torce, felpe, carte da gioco, salviette disinfettanti anti immigrati, poster “Immigrati clandestini torturali, è legittima difesa” fino ad arrivare ai lecca lecca verdi, bene gran parte di questa merce, Udite! Udite!, è “made in China”. La perla però è del Zaia che, candidato alla Regione Veneto, se ne andato in giro in queste settimane a donare un po’ a tutti dei cappellini, naturalmente verdi, targati anche questi China. (fonte e foto unità.it)
A questi massimi difensori (a parolaccie) delle imprese padane, quelli del “fare il contrario gli è proprio impossibile”, domenica e lunedì potremmo dare loro un aiutino del tipo: Ma Va Da' Vi El Ciap. GPS

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