venerdì 13 agosto 2010

Un Nichi di transizione

Da settimane Bersani incalzava: la proposta più sensata, per mandare a casa Berlusconi, è quella di un governo di transizione e fare almeno una nuova legge elettorale.
Poi son tornati, quelli dell’ago nel pagaio, quelli che spaccano in quattro il capello, i perfetti fighetti del +1 e i neocojon della devastazione continua, come in un incubo: “è inciucio, sono contrario perché a Venezia c’è l’acqua alta, per il Pd una ennesima manifestazione di vocazione al suicidio” ecc.
Pare invece che corvi, taccole e cornacchie che notoriamente portano rogna e sfiga siano stati momentaneamente allontanati.
Infatti dopo Antonio Di Pietro anche il Nichi Vendola è per il sì ad un governo di transizione.
"Se le Camere riusciranno a trovare una maggioranza per varare la riforma elettorale e magari una normativa decente sul conflitto di interesse, non potrei che brindare a questa prospettiva". GPS

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