mercoledì 23 febbraio 2011

Muri legaioli

Il Giuliano Bignasca, leader e presidente a vita (i legaioli son fatti così) della Lega dei Ticinesi, il Carroccio duro e puro svizzero che abbiamo già conosciuto QUI, l’amorevole creatura ieri nel giornale del suo partito scriveva che Garibaldi era un ladro di cavalli e i frontalieri italiani sono come lo smog di Milano che varca il confine e va ad impestare gli svizzeri. Ma il suo pezzo forte lo ha sfoderato alla fine: Un muro di cemento armato alto quattro metri per separare Chiasso da Como, l’Italia dalla Svizzera, insomma lungo tutta la frontiera con l'Italia. Come tra Palestina e Israele, oppure come avveniva ai tempi del muro di Berlino. L’ Italia è un paese alla deriva, incapace di gestire il flusso migratorio e la criminalità.
I legaioli nostrani ci sono rimasti male, il Nano svizzero gli ha portato via un pezzo della loro rivoluzione padana e hanno reagito duramente: il muro si fa sul Po e non a Como. GPS

Nessun commento: