giovedì 9 giugno 2011

A Ravenna il PDL apre la caccia alle streghe

Ouidad Bakkali e Martina Monti, rispettivamente 25 e 22 anni, sono i volti più giovani della nuova giunta comunale di Ravenna (foto a lato).
Il Sindaco Matteucci del PD, riconfermato alle ultime elezioni, ha voluto questi due nuovi e giovani assessori per mantenere fede ad un impegno preso in campagna elettorale: “largo ai giovani di volontà e talento” e così ha fatto.
Infatti su 9 assessori, 4 sono le conferme e 5 i volti nuovi con età media di 31 anni.
Ora vi avevo già accennato che tipo di Berluscones ci sono capitati da queste parti.
Quelli che “Il Pdl darà spazio ai giovani nella formazione delle liste, vogliamo dare un segnale forte di cambiamento, dobbiamo avere il coraggio anche di scelte forti” e poi candidano il Foschini di anni 74, trovato abbandonato nei pressi del Mausoleo di Teodorico, che pretende di vincere ma si ferma al 21,5% con un secco – 12% rispetto alle regionale del 2008. Manco con le batoste più dure a questi smuovono un pò di ragionevole buon senso.
Con il consenso in caduta libera, sentite un pò che tipo di polemica sono capaci di montare questo clan di beceri, contro il “giovanilismo” di Matteucci ma soprattutto contro la giovane assessora Bakkali.
E’ Necessaria una premessa.
Ouidad Bakkali è arrivata a Casal Borsetti quando aveva un anno. A sei si è trasferita con la famiglia a Ravenna dove ha frequentato tutte le scuole: le elementari Randi, le medie Ricci-Muratori e il liceo linguistico Alighieri. Ha conseguito la laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche a Forlì e sta frequentando il corso magistrale in Cooperazione, Sviluppo e Diritti umani a Bologna. Dal 2004 collabora inoltre con il Parlamento europeo giovani e conosce perfettamente inglese, spagnolo, francese ed arabo, oltre all'italiano.
Ouidad è una giovane donna di origini straniere con doppia cittadinanza, marocchina e italiana.
Ora ad una giovane che si appresta a cimentarsi con una delega importante come la cultura e pubblica istruzione in una città come Ravenna, poi criticare che manca di esperienza, poi mettere in discussione la sua preparazione, avere dubbi sulla capacità di decisione ecc. Invece il gruppo del Pdl, ovvero il clan dei beceri, ma per l’occasione forse è meglio “Ku Klux Klan”, cosa vomita:
«E’ proprio il simbolo che rappresenta a essere preoccupante: il rischio è quello di una politica culturale che continui a guardare solo ed esclusivamente all'interculturalità ma che non tenga conto della tradizione culturale della nostra città. Questo inquadramento nel multiculturalismo rischia di diventare l’azzeramento dei nostri valori, della nostra identità delle nostre radici ..”
Ve lo immaginate il lavoro della povera Bakkali che svanga le nostre radici e azzera e i Valori del Papi?
In verità si tratta di una vera e propria “caccia alle streghe”, penosa, zotica e razzista. A quando “il partito dell’amore” erutterà il ripristino della schiavitù e l’ infibulazione del clitoride? GPS

1 commento:

Maяcoooo ha detto...

non c'è in italiano, ma il concetto è quello:
http://youtu.be/S-SXkNbyiPI