martedì 18 dicembre 2007

B16 ha fatto gol

Non nascondiamoci dietro un dito, quello che è successo ieri in comune di Roma dove non si riesce nemmeno a votare un semplice registro delle unioni civili è una sonora sconfitta.
Stavolta B16 ha fatto gol.
Il valore simbolico che arriva dalla capitale e dalla città guidata dal segretario del partito democratico era un po’ una prova d’appello per la (carente) laicità di questo centrosinistra e soprattutto per il PD.
Il Libertario ieri si poneva una domanda “Qualcuno mi potrebbe gentilmente spiegare perché non sia possibile, nel XXI° secolo, poter vivere la dimensione legal-domestica di coppia in modi alternativi a quelli che vengono benedetti e appoggiati dalla più antica struttura di potere discriminatoria ed illiberale che l'umanità abbia mai creato???”
E Blicco’s Mind sempre ieri affermava:“Mentre in tutto il mondo si parla di sviluppo, che sia esso tecnologico, culturale o economico, in Italia si pende dalla bocca dei vari Bagnasco e Ruini, rimanendo in una sorta di Inquisizione ultimo grido che ostacola il normale “andare avanti” del paese.Solo in Italia ancora si sta a parlare di aborto, divorzio, coppie di fatto,o Pacs che dir si voglia, nel resto del Mondo sono cose oramai approvate da tempo, che sono già entrate da anni e anni.”
Ambedue e con loro io, credo ambiamo ad una speranza, quella di vivere in una paese definitivamente laico, dove la separazione stato chiesa sia netta e la vita democratica possa svolgersi naturalmente, senza il ricatto fastidioso e intollerabile del Vaticano, cioè uno stato estero e teocratico, l’antitesi della democrazia.
La questione è seria. Il PD sta rischiando grosso. L’interrogativo di fondo pare ancora non sciolto, lo ricordava Nicola citando Cuperlo:
“Il punto è se assumiamo la laicità come il metodo fondante per una lettura della modernità, a partire dal capitolo dei diritti umani nel mondo. Quindi laicità come criterio che deve ispirare politiche, comportamenti, leggi. Ma respingendo l’idea che possano esserci dei limiti insuperabili (siano essi di ordine religioso o di altro genere) tali da impedire l’esercizio di un libero confronto culturale e di una eventuale deliberazione politica e legislativa.”
Non credo che Walter Veltroni si sia allineato completamente agli ordini impartiti dal Vaticano e dalla diocesi di Roma, guidata dal cardinale Camillo Ruini, come molti oggi scrivono.
Ma proprio per questo il Partito Democratico deve scegliere se essere laico o no.
Dopo il partito del “più 1”, vorrei evitare di stare nel partito del “ma anche”. GPS

3 commenti:

Maяcoooo ha detto...

wartere era diplomaticamente in abruzzo (mi pare), così non ha partecipato e non ha preso una decisione che può costare al PD la parte (consistente) di cattolici...
non vuoi essere nel partito del "ma anche"? un partito che è guidato da uno che del "ma anche" s'è fatto portabandiera?

è dura per il pd farsi votare da chi non è un democristiano, se continua così. mi dispiace parecchio, ma anche no in fondo...

Blikkhouse ha detto...

In Italia c'è già la destra che si è proclamata portabandiera dei valori della cristianità e poi, per raccogliere voti anche Mastella, ritengo invece che il Pd non abba bisogno dei voti dei ciellini e degli integralisti.
Ma a quanto pare molti non la pensano come me.

Anonimo ha detto...

Io credo nell'intelligenza delle persone, soprattutto in quelle in cui ho riposto fiducia.
Spero in un buon lavoro nella formulazione dello statuto e del manifesto etico e dei valori del PD.. non sarà la solita carta scritta d'ufficio questa volta.. varrà il voto e la credibilità di tanti! ...ma anche di pochi! ;-)

ciaoo