martedì 15 luglio 2008

Cucù le tasse non le caliamo più

Ricordate il martellante slogan della campagna elettorale: “Noi abbasseremo le tasse”.
Il Tremonti ci dice oggi di aver raschiato il fondo del barile e di non aver più soldi in cassa.
La Robin Tax di Tremonti Hood quella che doveva castigare i petrolieri e le banche si è rivelata l’ennesima patacata.
La "social card" per i più poveri, una specie di tesserino per avere riduzioni di prezzo su generi alimentari e servizi si tratta in effetti di poco più di un euro al giorno, in tre anni spenderanno meno per i non abbienti di quanto destinato a mantenere in vita Alitalia per tre mesi. Si è giustificato con un: avevo capito male pensavo di dover rubare ai poveri per dare ai ricchi.
Ma ciliegina nella torta l’ ha anticipata Tremonti Hood e l'ha messo nero su bianco nel Dpef, il Documento di programmazione economico-finanziaria. “Le tasse non le caliamo”, “non ci sono soldi per nessuno”, “la riduzione delle tasse verrà come dividendo del federalismo fiscale”.
Se il federalismo fiscale è l'unico modo per abbassare le tasse, detto da gente che ha tolto l'unica tassa federalista suona come una barzelletta... campa caval che l’erba cresce. Ovvero Cucù le tasse non le caliamo più! (vignetta da Il tafano) GPS

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