Ce l'avevo quasi fatta a disintossicarmi almeno un po', ma poi volente o nolente sono stato travolto dai miasmi di questa massa di dementi al governo che stanno riuscendo in un'impresa francamente ai limiti dell'impossibile. Riconsegnare il Paese a Berlusconi, cioè alla peggiore destra mai vista in una società civile.
Cioè, perdere le prossime imminenti elezioni (non appena scadranno i termini per far ottenere la pensione dorata agli attuali parlamentari) dopo aver governato nel segno di un deciso cambiamento rispetto al precedente esecutivo, magari abolendo in quattro e quattr'otto le leggi porcate, lo potrei anche accettare, farebbe parte del gioco della democrazia.
La continua diatriba su tutto - che oscura anche le buone cose che si fanno - fa rotolare giù a capofitto nella scala dei consensi, sia tra gli elettori di destra che tra quelli di sinistra, è veramente da teste di cazzo.
La diatriba al Top della settimana è (rullo di tamburi): lo scalone! E questi pirla si stanno scannando eh, capacissimi davvero di mandare tutto a puttane. "Se non viene abolito noi usciamo dal governo" minacciano i rifondaroli.
"Se non viene mantenuto noi usciamo dal governo" minaccia Dini.
"Non ci vedo nulla di male a continuare a lavorare fino a 60 anni" striglia la Bonino.
E allora porcaeva lavoraci te al tornio fino a sessant'anni!
Ma , quando avete firmato quelle cavolo di duecentottantuno pagine del programma dove eravate?
Le pagine 168 e 169 le avete lette o vi ci siete puliti il sedere?
Ve lo devo ricordare io cosa c'è scritto?
L'aumento "a scatto" dell'età richiesta è anche una misura poco coerente con l’obiettivo di controllare la spesa, in quanto, da un lato non si spiega perché fino al 2008 non ci sia necessità di risparmio, mentre dopo il 2008 questa esigenza assuma una tale urgenza da richiedere il blocco delle uscite di anzianità per tre/cinque anni, con la possibilità che un’accelerazione delle uscite negli anni che precedono l’entrata in vigore renda meno efficace e più iniquo il gradino temporale. Inoltre questa misura determinerebbe un consistente ostacolo all’ingresso al lavoro per le giovani generazioni, aggravando ulteriormente la situazione attuale sul versante del mercato del lavoro. (pag. 168)
Sulla base di ciò, noi crediamo necessario intervenire con misure migliorative e di razionalizzazione dell'esistente. In particolare puntiamo a eliminare l’inaccettabile “gradino” e la riduzione del numero delle finestre che innalzano bruscamente e in modo del tutto iniquo l’età pensionabile, come prevede per il 2008 la legge approvata dalla maggioranza di centrodestra. (pag. 169) GPS