mercoledì 15 ottobre 2008

La musica delle piante

Quando ho letto che, in occasione della Festa dei Frutti dimenticati del 19 e 20 ottobre prossimi che si terrà a Casola Valsenio, ci saranno due personaggi che ti faranno ascoltare la Musica delle piante, confesso che ho subito pensato ad una patacata pubblicitaria New Age della Pro loco per attirare turisti alla manifestazione.
Poi, non sapendo che le piante producessero musica, incuriosito ho approfondito un po’ la questione. Vengo a conoscer che “La Musica delle Piante vede le sue origini negli esperimenti compiuti nei primi anni 70 negli Stati Uniti, esperimenti volti a verificare l'esistenza di una sensibilità di reazione del mondo vegetale a stimoli esterni (luce, calore, colori, suoni). In Italia arriva nei primi anni 80”.
Da circa 18 anni Laura Silingardie Tiziano Franceschi, portano in giro per l'Italia e l’Europa la Musica delle Piante, proponendo contatti ed interazioni con le Piante stesse, con la speranza di vedere crescere un maggior senso di rispetto da parte dell’uomo nei confronti del Mondo Vegetale.
Ascoltando la Musica delle Piante dal vivo si ha la netta percezione che esse interagiscono con gli uomini attraverso il Centro Emotivo, ciò appare in modo molto evidente nei contatti fra bambini e piante. E’ meraviglioso vedere come i bambini non trovino per niente strano il fatto che le piante possano “parlare”, che esse possano comunicare con noi, anzi la sintonia è immediata: le parlano, le accarezzano lungo il tronco, ne sfiorano le foglie. Le piante hanno un vero e proprio periodo di apprendimento, nel quale imparano a conoscere e interagire con l’apparecchiatura, con gli stimoli esterni e con l'operatore.
Le piante che non hanno mai suonato normalmente passano i primi minuti di collegamento sperimentando l'ampiezza melodica, percorrendo scale ascendenti e discendenti per poi scegliere una loro particolare ampiezza armonica ed un proprio carattere melodico. Suonare con le piante è un’esperienza indimenticabile: come la pianta collegata all’apparecchio capisce le tue intenzioni, si accorda con te e man mano che la musica fluisce avviene un interscambio di idee musicali palpabili ma impercettibili. Tutto ti arriva là in quella parte di te dove l’idea non è ancora pensiero.”, scrive Laura.
Questo è uno strumento unico”, spiega Tiziano. “Inietta una lievissima corrente nella pianta e poi rileva il movimento della linfa dalle radici alle foglie e viceversa. La linfa è come il sangue in un albero. Porta il nutrimento e varia la sua composizione a seconda delle esigenze e degli stimoli. Lo strumento registra queste differenze e le trasforma in segnali digitali, cioè in note. Quello che sentiamo è la vita della pianta trasformata in musica.”
Una Performance quella di Laura e Tiziano che, a questo punto, non ci possiamo permettere di perdere. GPS
Per saperne di più, un interessante articolo di Roberto Allegri con foto di Emanuela Gambizza QUI.
Laura e Tiziano hanno un loro sito con tanto di file musicali mp3 QUI

5 commenti:

Anonimo ha detto...

haha.

Anonimo ha detto...

sure, why not!

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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