L’iniziativa è nata nel web. Un sito ”Calpestateci pure”, un invito: «Mandateci la vostra foto», il passa parola via mail ha fatto tutto il resto. Circa 2000 le foto arrivate.
La manifestazione si proponeva di portare in piazza tutti coloro che lavorano nel mondo della ricerca italiana (ricercatori, tecnologi, amministrativi, tecnici, strutturati e non) per raccontare al pubblico la ricerca nel nostro paese.
In piazza Maggiore dalle 10 alle 17 sono stati srotolati i 22 involti da 500 metri contenenti ognuno 80 fotografie. «In totale ne sono arrivate 1940, ma quelle degli ultimi giorni non siamo riusciti a stamparle». L’originale protesta si è interamente autofinanziata. Ogni stampa è costata poco più di 4 euro. Le donazioni (8500 euro in totale) sono bastate a coprire le spese. (fonte repubblica.it) GPS
La manifestazione si proponeva di portare in piazza tutti coloro che lavorano nel mondo della ricerca italiana (ricercatori, tecnologi, amministrativi, tecnici, strutturati e non) per raccontare al pubblico la ricerca nel nostro paese.
Così è stato. Oggi nella principale piazza di Bologna, piazza Maggiore, le facce dei ricercatori di tutta Italia potevano provocatoriamente essere calpestate. Un colpo d'occhio suggestivo per cercare di spiegare nella maniera più diretta le difficoltà della vita nei laboratori del nostro Paese.
In piazza Maggiore dalle 10 alle 17 sono stati srotolati i 22 involti da 500 metri contenenti ognuno 80 fotografie. «In totale ne sono arrivate 1940, ma quelle degli ultimi giorni non siamo riusciti a stamparle». L’originale protesta si è interamente autofinanziata. Ogni stampa è costata poco più di 4 euro. Le donazioni (8500 euro in totale) sono bastate a coprire le spese. (fonte repubblica.it) GPS