Dopo la “conquista storica della Lega” che ha dato la patente ai rondoni, vediamo cosa succede sul territorio, come si usa dire oggi.
Il territorio è quel di Padova. ”Ogni occasione è buona per improvvisarsi guardiani del territorio, in nome della sicurezza. Ieri sera, a Padova, i gruppi organizzati scesi per le strade del capoluogo, a presidio delle cosiddette zone calde (leggi spaccio, degrado, clandestini molesti), erano addirittura quattro, dislocati in tre aree della città. In prima linea, i cittadini leghisti di Veneto sicuro — precursori del «genere», con le ronde padane — alla stazione ferroviaria; poi, gli extracomunitari per la legalità (guidati da un giornalista di colore di Retenova), sostenuti, a quanto pare, da An, nel quartiere caldo della Stanga.”
Poi nei pressi della stazione, dove c’erano più cronisti che rondisti (meno di dieci), a un certo punto hanno fatto capolino gli autonomi del Centro sociale Pedro, guidati da Max Gallob. Risultato? Sono volati schiaffi e pugni e i tafferugli , con il pronto intervento dei celerini. (fonte corriere.it)
La Sicurezza senza…. Maroni sta dando i primi risultati. Non solo, dopo aver tagliato finanziamenti alle forze dell’ordine, costrette a tenere i mezzi in garage perché sono senza benzina, adesso li mandiamo anche badare il “rondò padovano”. Allegria….. va tutto bene madama la marchesa! GPS