martedì 31 gennaio 2012

Il ricatto della Lega

Questa mattina la Lega ha disertato l’incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Palazzo d’Accursio in Comune a Bologna e una decina di giovani padani si sono ritrovanti all'incrocio tra via Indipendenza e via Ugo Bassi per fare volantinaggio contro il Governo Monti con tanto di:
Presidente, sono padano ed esisto”. 

Il più duro è il Marzocchi, capogruppo della Lega nord in Provincia di Bologna:
"Non saremo lì, la visita del Presidente, per noi non e' un onore".

Mi chiedo come mai continuiamo a rinnovare il permesso di soggiorno a questi figuri. GPS

La corsa più dura del mondo

Domenica scorsa in quel di Perton in Inghilterra si è svolta “la corsa più dura del mondo"
denominata Tough Guy.

Ogni anno, migliaia di uomini e donne affrontano questa gara estrema, un miscuglio fra il cross country e percorsi di guerra. Un percorso di otto miglia pieno di ghiaccio, fango, acqua, fuoco gallerie, tunnel, ponti di corda e filo spinato.
Una gara davvero massacrate, tanto che al traguardo arriva solo il 30% dei concorrenti. Il resto rinuncia per tagli, graffi, ustioni, disidratazione, ipotermia acrofobia, claustrofobia, scosse elettriche, distorsioni, colpi di scena, lussazioni articolari e le ossa rotte. L'evento ho lo scopo di raccogliere fondi per beneficenza.
Per saperne di più e per vedere un’interessante galleria fotografica QUI GPS

lunedì 30 gennaio 2012

Scandaloso! La lega non vuol pagare neanche la nuova tassa

I guerrieri celtici non si smentiscono mai. Dopo la defenestrazione dal governo, in crisi di astinenza “cadrega” non sanno darsi pace. Questa volta il rotear della clava spetta al vicepresidente della provincia di Padova Roberto Marcato. Le tasse? “Bisogna evadere di più!”.
L’armigero legaiolo doc aggiunge: “A Cortina c'è stata una buffonata, il Veneto è la regione in cui si paga di più”. (ti pareva)
Il nostro Marcato, promotore finanziario, anche assessore provinciale e componente di almeno un paio consigli di amministrazione di società pubbliche, ce l’ha duro e nella sua crociata antitasse vuol fare le cose in grande.
Infatti venerdì prossimo, 3 febbraio, a Camposampiero in quel di Padova in tandem con Massimo Bitonci deputato legaiolo, questo specializzato nella guerra: NO al canone Rai, lancerà il movimento dei forconi veneti per la rivolta fiscale.
Nel padovano già si sente in sottofondo il ruggito del popolo padano oppresso: "guidaci, noi ti seguiremo", tutta roba da Cerchio Magico.  
Dopo che negli ultimi 10 anni, in 8 sono stati al governo a "ciurlare nel manico", oggi manco vogliono pagare la nuova tassa segnalata dal il Vernacoliere, perchè si ciulerebbero tutti i fondi Tanzania. GPS

È on line il nuovo sito internet del Centro di documentazione sulla Guerra di liberazione di Casola Valsenio

La memoria si mette on line. In questi giorni, grazie al paziente e certosino lavoro di ricerca e recupero dei documenti è on line il nuovo sito internet del Centro di documentazione sulla guerra di Liberazione a Casola Valsenio (www.cdglcv.blogspot.com).
Si tratta di un sito importante, oltre che imponente per numero e qualità dei documenti, che trasporta in rete una parte di quel enorme archivio storico e documentaristico (foto, video, documenti cartacei, materiale bellico ritrovato nel territorio ecc) presente nella sede fisica del centro casolano legato, come ricorda il nome stesso, agli eventi bellici e post bellici che caratterizzarono la Valle del Senio e lo stesso paese di Casola Valsenio.
Nel centro, aperto al pubblico tutti i venerdì sera, sono infatti conservati e catalogati materiali video, raccolte fotografiche su gli eventi bellici, sulla resistenza nell'Appennino Tosco-romagnolo, sulla distruzione e sulla ricostruzione di Casola, nonché bandi pubblici del periodo 1943-1945, testimonianze e residui bellici. Nella sede è presente una ricca documentazione composta da un archivio con oltre 1500 foto, libri, una ricca videoteca, un’esposizione d’oggetti bellici, ed è anche disponibile una postazione informatica per la ricerca e la visualizzazione delle foto e dei documenti.
Sul sito internet si potranno così conoscere ed ammirare seduti davanti al proprio monitor una gran parte di queste importanti testimonianze del passato. Tra le novità e le peculiarità presenti on line si rimarca la presenza delle pagine di un fumetto, realizzato come supplemento del settimanale "La Lotta" n.7 del 1950, in cui vengono raccontati i combattimenti affrontati dai Partigiani e dalle truppe Americane a Monte Battaglia. Ma non solo. Sfogliando le diverse pagine internet si potranno consultare le foto aree scattate dalla Raf in ricognizione sul territorio casolano oltre a tantissime foto inerenti al periodo pre e post bellico. A queste, ovviamente, si aggiungono quelle caratterizzanti il periodo bellico in cui la Linea Gotica si fermò proprio su questo territorio. Video interviste, video documentari originali dell'epoca e foto inedite riprendono testimonianze di vita e biografiche di alcuni personaggi che caratterizzarono questo triste momento storico dell'Alta valle del Senio.
Se è quanto mai vero e necessario che non bisogna dimenticare il sito sul Centro di documentazione sulla guerra di Liberazione nasce proprio con questa nobile finalità.
Il Centro di documentazione casolano è allestito in via C. Soglia, 13 all'interno del Palazzo della cultura "G. Pittano". Riccardo Isola Ufficio Stampa Comune Casola Valsenio

venerdì 27 gennaio 2012

Noi non dimentichiamo. 27 gennaio il giorno della memoria

                    Per non dimenticare AUSCHWITZ di Francesco Guccini

              

giovedì 26 gennaio 2012

Una mezza cartuccia, una mezza sega e l’ostaggio ripieno

Il Grande Canottiero, dopo la sempre più triste e patetica esibizione di domenica scorsa in piazza del Duomo a Milano, oggi torna alla carica. C’è un sacco di cose da far dimenticare al popolo legaiolo, soprattutto quello dalle corna druide
Gli investimenti in Tanzania, case e cascina per i pargoli a loro insaputa, i fischi fuori “sincro” di Piazza Duomo, poi a ribollire le acque già calde arriva la velina verde a sversare veleni sui Maroni.
Il cul de sac in cui si sono incastrati i legaioli si fa davvero preoccupante. Per oltre 10 anni hanno fatto i maggiordomi al Papi miliardario senza mai fare una piega.
Dopo il crollo del governo, per cercare di lavarsi le mai sporche un pò di tutto, si sono tirati fuori ed hanno incominciato ad urlare in continuazione per nascondere le porcate fatte e condivise col Papi pagatore.
L’unico modo per venirne fuori, come spesso succede, è sputare nel piatto dove fino ad ora hanno abbondantemente mangiato e cercare di scaricare ogni responsabilità.
Così oggi il grande Canottiero Bossi sferra un nuovo affondo contro Berlusconi:
 "E' una mezza cartuccia...", ''Abbiamo chiesto in maniera molto chiara di far saltare la Regione Lombardia che è piena di inquisiti ed è difficile sostenerla. Ma se proprio dobbiamo sostenerla, per lo meno salti il governo Monti”,'' non si può però tenere il piede in due scarpe”, ''noi non abbiamo paura di andar al voto da soli”, “Vado a naso e, secondo me, vinciamo dappertutto'' sentenzia alzando il dito medio il Bossi.
Noi non sappiamo se l’ex celodurista, oggi oramai una mezza sega, evacuerà la socia mezza cartuccia, ma della situazione quello che ci piace di più è “l’ostaggio” Formigoni “ripieno di inquisiti”.
Questo è tutto amore lombard, bellezza. GPS

venerdì 20 gennaio 2012

Sicilia, sindrome di Stoccolma 2

In questi giorni abbiamo cercato di capire qualcosa in più su: il Movimento dei Forconi, la Forza d’Urto, il Bisonte Selvaggio che pare imperversino e paralizzino la Sicilia. Abbiamo scelto il blog di Lauretta da Avola,
da cui il movimento dei forconi è partito, per un aiutino.
 
“La folla manifestante è fatta davvero di lavoratori, di gente che non arriva a fine mese e di giovani che, con l’entusiasmo, che li caratterizza, stanno dando il loro contributo alla protesta...”. 
Non abbiamo dubbi della testimonianza di Lauretta e siamo anche convinti che lo stato di malessere, che attanaglia la Sicilia e non solo, adesso più che mai, stia realmente conducendo all’esasperazione milioni di persone. Ma il problema è come se ne esce? A Lauretta voglio rammentare quello che scrivevamo nel lontano marzo 2008, in tempi non sospetti, anche allora alla Sicilia e ai siciliani si poneva il fatidico: che fare? 
Fummo facili profeti: Si sta consumando la più squallida e imbrogliona operazione politica che la storia della Repubblica abbia mai visto. 
Un'operazione perfida e ingannatoria, con tanto di gioco delle tre carte, degna della più squallida pagliacciata della commedia all’italiana. Chi pensava che avessimo toccato il fondo si sbagliava, questo silenzio prova che al peggio non c’è mai limite. Ebbene il druido dei “terun de merda”, si è sposato in Sicilia, si dice, col "rito celtico" con il Totò Vasa Vasa, quello del Cannolo Day. 
Allora i siciliani scelsero a piene mani il “matrimonio druido” cioè il potere arrogante del centrodestra che di fatto in tutti questi anni ha affossato la Sicilia, offeso, malfamato e insultato il meridione come mai si era visto nella storia repubblicana. 
 Il bello della farsa è che questo potere è dato e sorretto in modo determinante proprio dal voto meridionale. 
Allora concludevamo il nostro ragionamento: Ci pare a questo punto che la tragedia sconfini dalla politica e approdi nello spazio psicologico. Infatti quando le vittime manifestano sentimenti positivi nei confronti del proprio carnefice (continuando a votarli) ci troviamo, dicono gli esperti, di fronte alla sindrome di Stoccolma.
 Non vorrei che il Movimento dei Forconi, la Forza d’Urto, il Bisonte Selvaggio fossero un nuovo gioco delle tre carte per fottere Sicilia e siciliani. Certi figuri che sono oggi sulle barricate assomigliano più a carnefici che liberatori. Se così fosse saremmo alla tragica sindrome di Stoccolma 2. GPS

venerdì 13 gennaio 2012

In Padania arriva anche la mutazione del Dragone

Anche questa settimana i nostri legaioli restano ben saldi in testa al Top Ten delle coglionate e sarà difficile scalzarli, sono in una forma strepitosa e decisamente intenzionati a non mollare il primo scalino del podio.
Dopo l’investimento per l’indipendenza della Tanzania, il "Salvate il soldato casalese” adesso ci si butta sul “Prima il Dagrone”, per la verità in origine era “Prima i Veneti”.

Ma dopo anni di slogan xenofobi, che bisognava boicottare i prodotti cinesi, che bisognava mettere dazi alla Cina, che la nostra sacra terra padana non è in vendita e che bisognava fare muro contro l'invasione dei dragoni della Grande Muraglia, Hops! Novella piroetta. Oramai sono diventati sofisticati specialisti del prillo padano, un’eccellenza nel settore.
E' successo in quel di Treviso Treviso, dove il Carroccio, partito dominante in Comune, ha deciso di far comprare all'azienda dei trasporti Actt 12 autobus costruiti in Cina.
Il duo guidato della Lega Nord, il Gobbo e il Gentilini che controllano l'Actt servizi, trovandosi nella necessità di rinnovare il proprio parco di autobus, hanno pensato bene di acquistare 12 autobus cinesi prodotti dalla ditta KingLong.
Fra l’altro non si tratta neanche di mezzi moderni e rispettosi dell’ambiente: niente metano, nè trazione elettrica ma semplici vecchi diesel e per i pezzi di ricambio e la manutenzione dovremo affidarci ai cinesi. Insomma, indovina chi arriva prima?, “Prima il Dagrone”. GPS

giovedì 12 gennaio 2012

Di Fumus in Fumus

Il vento padano va dove porta il casalese. Prima la sceneggiata maronia in commissione parlamentare come cortina fumogena per il popolo con le corna celtiche, poi il clamoroso dietrofront in aula, con 298 sì all’arresto e 309 no.
Il "Salvate il soldato casalese”, accusato dai pm napoletani di concorso esterno in associazione camorristica e di legami di affari e politici con i clan dei Casalesi, fila liscio come l’olio.
Il Bossi, oramai ridotto a “Il Grande Scilipoti del nord”, aveva farfugliato il tristemente famoso “fumus persecutionis” in attesa di un nuovo investimento in Tanzania. E adesso “Il Grande Scilipoti del nord” cosa promette ai suoi elettori? Se non lo si ferma presto, sosterrà che nelle carte di Toto Riina non c’è nulla e che pure lui c’ha il suo Fumus. (immagine da dituttounblog) GPS

lunedì 9 gennaio 2012

Lega Nord per l’indipendenza della Tanzania


Meno male che i legaioli ci sono ancora. Dopo il flop dei cinepanettoni sono oramai gli unici che tengono su l’ auditel delle coglionate.

Oggi, Il Secolo XIX ci fa sapere che i lottatori per l’indipendenza della Padania, hanno investito diversi milioni di euro in Tanzania.
Si scopre pure che i soldi investiti, pensate un pò, sono quelli del finanziamento pubblico cioè tolti dalle tasche di pantalone.

Dopo la straordinaria vicenda finanziaria di CrediEuroNor i nostri legaioli ci ripicchiano.
Da via Bellerio in quel di Milano, i Boss degli omoni verdi, rivendicano la limpidezza della loro furbata. Ribadiscono che loro l’ho avevano sempre detto: “aiutiamoli a casa loro”.
Perciò controattaccheranno con un slogan nuovo di zecca: Lega Nord per l’indipendenza della Tanzania. Suona pure bene, come qualcuno ha osservato. GPS