Approfitto del sasso nello stagno lanciato da Max sulla questione del Parco Regionale della Vena del gesso romagnola, per ribadire che, su questo delicato problema, il silenzio assordante delle istituzioni è inaccettabile.
Non so, come dice Max, se è un problema di competenze ……. o altro, per me è una questione di buon senso.
Avevo, a proposito, già sollevato il problema nei post del 29 aprile, senza riscontro, per la verità è anche vero che nessuno è obbligato a visitare e leggere il Blog “il Senio mormora”.
Questo non toglie che, da ha due anni e tre mesi dall’emanazione della legge regionale n.161/2005, nessuno, dico nessuno abbia avuto la decenza democratica di far sapere come vanno le cose.
Il Parco non si vuole fare più? Bene, correttezza vuole che si vada dai cittadini e si dica: peccato abbiamo scherzato per trentenni, mettiamoci una pietra sopra e pensiamo ad altro.
Il Parco incontra difficoltà nella sua realizzazione concreta? Bene, si va dai cittadini e si dice: problema 1, 2, 3 ecc. come cavolo ne veniamo fuori?
Intanto si perdono anni e risorse, come ho già scritto, il parco deve aprire ” scenari e opportunità per lo sviluppo della nostra collina, anche attraverso strumenti legislativi molto interessanti:per favorire lo sviluppo delle aree destinate a parco e di quelle contigue, tutte le zone sono state inserite nella misura comunitaria “Obiettivo 2”, che dà la possibilità agli enti pubblici e privati, di accedere anche ai finanziamenti del “Leader +”, “Agenda 2000”, il Piano Regionale di Sviluppo Rurale, il “Life Natura” e il “Life Ambiente”.Vi sono, inoltre, finanziamenti diretti di Regione e Stato conseguenti all’istituzione del parco, rivolti agli enti pubblici e ai privati, per la realizzazione di progetti finalizzati al recupero e alla valorizzazione delle risorse ambientali ed allo sviluppo socio-economico del territorio, ivi compresa la ricerca scientifica, l’educazione ambientale, la fruizione turistica, la conoscenza del parco e le acquisizioni immobiliari effettuate per le stesse finalità.”
Chi risarcirà il territorio, gli operatori per queste inadempienze? Sarebbe interessante saperlo? GPS