Iniziarono i Babilonesi a festeggiarlo circa quattromila anni fa. Attorno al 2000 a.C., l'anno iniziava in corrispondenza con l'equinozio di primavera, quando la terra rifioriva a nuova vita.
Per i babilonesi, il nuovo anno cominciava con la rinascita della Terra, cioè con la primavera.
In Europa i Celti, seguendo un calendario agricolo e pastorale, legato al ciclo delle stagioni, festeggiavano il Capodanno in autunno, esattamente nella notte fra il 31 ottobre e il primo novembre, l'odierna Halloween, per celebrare il periodo dell'anno in cui la terra si preparava all'inverno.
Gli antichi Romani continuarono a celebrare l'anno nuovo nel tardo marzo, ma il loro calendario era continuamente 'manomesso' dai vari imperatori; si scelse quindi di 'sincronizzarlo' con il sole.
Fu Giulio Cesare, nel 46 a.C., a creare quello che ancora oggi e' conosciuto come il 'calendario Giuliano', che stabiliva l'inizio del nuovo anno il primo gennaio.
In questo giorno i Romani usavano invitare a pranzo gli amici e scambiarsi il dono di un vaso bianco con miele, datteri e fichi, il tutto accompagnato da ramoscelli d'alloro, detti strenne come augurio di fortuna e felicita'.
Il nome strenna, infatti, derivava dal fatto che i rami venivano staccati da un boschetto della via sacra ad una dea di origine sabina: Strenia, che aveva uno spazio verde a lei dedicato sul Monte Velia.
Nel Medioevo molti paesi europei usavano il Calendario Giuliano, ma vi era un'ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell'anno.
Tra queste per esempio il 1 marzo (capodanno nella Roma repubblicana), 25 marzo (Annunciazione del Signore) o il 25 dicembre (Natale).
Ma allora come si è arrivati a festeggiare il Capodanno in inverno inoltrato, il primo di Gennaio?
Solo con l'adozione universale del calendario gregoriano (dal nome di papa Gregorio XIII, che lo ideò nel 1582), la data del 1 gennaio come inizio dell'anno divenne infine comune.
La tradizione italiana prevede una serie di rituali scaramantici per Capodanno: come quello di vestire biancheria intima di colore rosso. Oppure di gettare dalla finestra oggetti vecchi o inutilizzati, usanza quest’ultima, che pian piano, fortunatamente è stata quasi totalmente abbandonata.
Inoltre le lenticchie vengono mangiate a cena il 31 dicembre come auspicio di ricchezza per l’anno nuovo. Quanto ai botti, considerati manifestazione di gioia “esplosiva” per l’avvento del nuovo anno, un tempo invece avevano il preciso intento di scacciare gli spiriti maligni.
Così dall’ antica Babilonia…. si arriva al capodanno di questa sera sulla costa Romagnola a Rimini. GPS