La grazia ai lefebvriani, nel pacchetto c’era anche il Richard Williamson, quello che “le camere a gas non sono esistite”, si è trasformata in un boomerang disastroso.
Ora la gerarchia vaticana, i media cattolici e paraculi vari sono costretti ad inseguire le notizie man mano che si liberano sulla stampa, sui media, su internet e a fare continuamente dichiarazioni, per metterci una pezza.
Certo lo sputtanamento e il discredito gettato su tutta la Chiesa Cattolica, da questa infelice mossa, forse non ha pari. Il vaso di Pandora in Vaticano si è scoperchiato rivelando scontri e tensioni che covavano, da tempo sotto la cenere.
Così non passa giorno che assistiamo ai salti mortali, carpiati con triplo avvitamento, da parte della Curia Vaticana. Per far fronte allo tsunami, si è passati dal “Il Papa Benedetto XVI ha un cuore grande così ed ha vinto la sua carità. Giusta la revoca della scomunica ai lefebvriani, ma loro siano più umili”. La risposta unanime BUUUHHHUUUUU!
Allora ci si è arrampicati sugli specchi con:” Le posizioni di monsignor Williamson sulla Shoah sono assolutamente inaccettabili e fermamente rifiutate dal Santo Padre». Allora perché la revoca della scomunica, anticipata sulla stampa proprio il 27 gennaio giorno della memoria? In Vaticano adesso si fanno le cose a “spanella”?
Poi, ultima spiaggia, il Vaticano precisa che il Papa “non era al corrente delle dichiarazioni negazioniste del vescovo Williamson al momento della remissione della scomunica”. Dalla padella alla brace.
Chi era Richard Williamson e la sua congrega lo sapeva tutto il Pianeta, stava su tutti i giornali e le televisioni del mondo, era pure sufficiente consultare Wikipedia e questo sito.
Che bella professione fare il B16: si è infallibili, ma quando si fallisce, visto che non è possibile che un infallibile fallisca, allora quando…. si fa cilecca … non si sapeva!
Infine ieri, nell' incontro con i presidenti delle principali organizzazioni ebraiche ancora incavolate, B16 tranquillizza, in un prossimo weekend vi vengo a trovare. GPS
Ora la gerarchia vaticana, i media cattolici e paraculi vari sono costretti ad inseguire le notizie man mano che si liberano sulla stampa, sui media, su internet e a fare continuamente dichiarazioni, per metterci una pezza.
Certo lo sputtanamento e il discredito gettato su tutta la Chiesa Cattolica, da questa infelice mossa, forse non ha pari. Il vaso di Pandora in Vaticano si è scoperchiato rivelando scontri e tensioni che covavano, da tempo sotto la cenere.
Così non passa giorno che assistiamo ai salti mortali, carpiati con triplo avvitamento, da parte della Curia Vaticana. Per far fronte allo tsunami, si è passati dal “Il Papa Benedetto XVI ha un cuore grande così ed ha vinto la sua carità. Giusta la revoca della scomunica ai lefebvriani, ma loro siano più umili”. La risposta unanime BUUUHHHUUUUU!
Allora ci si è arrampicati sugli specchi con:” Le posizioni di monsignor Williamson sulla Shoah sono assolutamente inaccettabili e fermamente rifiutate dal Santo Padre». Allora perché la revoca della scomunica, anticipata sulla stampa proprio il 27 gennaio giorno della memoria? In Vaticano adesso si fanno le cose a “spanella”?
Poi, ultima spiaggia, il Vaticano precisa che il Papa “non era al corrente delle dichiarazioni negazioniste del vescovo Williamson al momento della remissione della scomunica”. Dalla padella alla brace.
Chi era Richard Williamson e la sua congrega lo sapeva tutto il Pianeta, stava su tutti i giornali e le televisioni del mondo, era pure sufficiente consultare Wikipedia e questo sito.
Che bella professione fare il B16: si è infallibili, ma quando si fallisce, visto che non è possibile che un infallibile fallisca, allora quando…. si fa cilecca … non si sapeva!
Infine ieri, nell' incontro con i presidenti delle principali organizzazioni ebraiche ancora incavolate, B16 tranquillizza, in un prossimo weekend vi vengo a trovare. GPS
1 commento:
Il papa non sapeva, non ha visto nè sentito nulla, e se c'era dormiva...
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