Durante il fascismo era di moda fra i gerarchi una famosa parola d’ordine. Quando il gerarchetto di turno veniva ammesso al presenza del Duce era tassativo sbrodolare: “E se venisse, Duce, il momento della prova suprema…” Ma la parola “siam pronti alla morte” nessuno la pronunciava mai. Si sa che una prova è un po’ un tentativo e uno può sempre fare marcia indietro, insomma stiamo a vedere prima come va a finire.
L’aneddoto della “prova suprema” ci è venuto in mente alla fine del grande show mediatico, dove televisioni, giornali, telegiornali hanno celebrato la nascita, in un quasi canale unico, del neonato Partito del Popolo della Libertà.
Sul parco centrale del grande show, costato 3,5 milioni di euro come esemplare contributo alla crisi, Sua Immunità e cortigiani cantano l'inno di Mameli, più consono e meno ipocrita sarebbe stata “giovinezza”, oggi come allora al “siam pronti alla morte” è emersa tutta l’ incertezza “della prova suprema”, a giudicare dai gesti in questo video . GPS
Sul parco centrale del grande show, costato 3,5 milioni di euro come esemplare contributo alla crisi, Sua Immunità e cortigiani cantano l'inno di Mameli, più consono e meno ipocrita sarebbe stata “giovinezza”, oggi come allora al “siam pronti alla morte” è emersa tutta l’ incertezza “della prova suprema”, a giudicare dai gesti in questo video . GPS
3 commenti:
a parte che i 3,5 milioni li a messi il partito (se non berlusconi di tasca propria) e non gli italiani; poi vogliamo parlare del viaggio in cile di franceschini, rutelli e chi sa chi altro, non tanto per loro che avra provveduto il partito ma, per il/i giornalista/i rai a loro seguito: ecco quello lo hanno pagato i contribuenti.
con Porcalmarket sai uso la testa...
Per Berluska cosi cosi!!
il suo credo è il denaro....
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