Il governo del fare stavolta sta proprio lavorando sodo, 25 ore su 24 ci fanno sapere. Ad affrontare la crisi economica pestano più piano e nella fase più acuta c’era tempo anche per i festini.
Ma in questi giorni si va a pieno ritmo. Il gruppo è tirato dal forsennato stakanovista Ghedini. Il "Ma va là" ha partorito in tempi record (in una notte tormentata) il disegno legge del cosiddetto "Processo breve". Un po’ come se Tinto Brass intitolasse un suo film “Santa Maria Goretti”. Con le nuove norme, i processi saranno talmente brevi che proprio non si faranno.
D’altronde l'imperativo categorico era chiaro: salvare Re Papi o muore Sansone e tutti i filistei, cioè tutti a casa.
Vassalli, valvassori, mercenari, leccaculi, dipendenti, killer, ultimi acquisti, tutte le truppe sono schierate. Dopo la bocciatura del lodo Alfano, i berluscones sono presi dalla tarantola. Come succede spesso ai servitori troppo zelanti, stavolta hanno strafatto. Se il famigerato Lodo Alfano, poi cassato, si limitava a congelare i processi in attesa della prescrizione, per salvare il Papi, il "Processo breve" li spazza proprio via. Un bel salto di qualità. Stavolta però la porcata pare non vada liscia. Il Fini dà l’ altola: non si reintroduca un’amnistia di fatto. Che tradotto, Papi mi ha preso per i fondelli, non è questo che avevamo concordato.
Puntuale come un orologio a cucù, il killer più pagato del mondo entra in azione.
"Fini vuole affossare Berlusconi", titola il Giornale della famiglia Papi, “Il presidente della Camera resta lontano anni luce dal presidente del Consiglio e non ha alcuna intenzione di dargli una mano vera a risolvere i problemi.”
Ma in questi giorni si va a pieno ritmo. Il gruppo è tirato dal forsennato stakanovista Ghedini. Il "Ma va là" ha partorito in tempi record (in una notte tormentata) il disegno legge del cosiddetto "Processo breve". Un po’ come se Tinto Brass intitolasse un suo film “Santa Maria Goretti”. Con le nuove norme, i processi saranno talmente brevi che proprio non si faranno.
D’altronde l'imperativo categorico era chiaro: salvare Re Papi o muore Sansone e tutti i filistei, cioè tutti a casa.
Vassalli, valvassori, mercenari, leccaculi, dipendenti, killer, ultimi acquisti, tutte le truppe sono schierate. Dopo la bocciatura del lodo Alfano, i berluscones sono presi dalla tarantola. Come succede spesso ai servitori troppo zelanti, stavolta hanno strafatto. Se il famigerato Lodo Alfano, poi cassato, si limitava a congelare i processi in attesa della prescrizione, per salvare il Papi, il "Processo breve" li spazza proprio via. Un bel salto di qualità. Stavolta però la porcata pare non vada liscia. Il Fini dà l’ altola: non si reintroduca un’amnistia di fatto. Che tradotto, Papi mi ha preso per i fondelli, non è questo che avevamo concordato.
Puntuale come un orologio a cucù, il killer più pagato del mondo entra in azione.
"Fini vuole affossare Berlusconi", titola il Giornale della famiglia Papi, “Il presidente della Camera resta lontano anni luce dal presidente del Consiglio e non ha alcuna intenzione di dargli una mano vera a risolvere i problemi.”
Poi sentite questa: il “Processo breve” è vergognoso, criminale, criminogeno e ridicolo», «è vergognoso perchè per vietare il giudizio su di un imputato se ne vietano centomila, con danno morale e patrimoniale delle vittime dei reati”, siamo allo «Stato di diritto ormai saltato» e «all’imbecillità giuridica senza precedenti».
Il solito rabbioso radicalismo antiberlusconiano?, la solita toga rossa?
No, queste cose le dice addirittura l'avvocato Carlo Taormina, berluscones doc, già l'ex sottosegretario all'Interno. Pensate che anche al Casini gli è scappato: “il processo breve è una vera porcheria”
Come vedete il caos regna a corte e risvolti possono essere imprevedibili.
Intanto si sta preparando, come nei migliori giochi a quiz, la mossa di riserva.
La ex craxiana di ferro, ora targata Pdl, Boniver ha presentato una proposta di legge per reintrodurre l’ immunità parlamentare. L’ imput era stato lanciato dal direttore del Tg1 Minzolini, in un dei sui editoriali da casa Arcore: «perché è un vulnus nella Costituzione»
Come al solito, la madre di tutte le priorità dell’Italia è Salvare Papi Re dai suoi guai giudiziari. Poi se un sacco di delinquenti resteranno impuniti, se le parti offese saranno fregate, se i processi come Eternit, Thyssen, Cirio e Parmalat andranno al macero e la povera gente resterà a marcire in galera, effetti collaterali irrilevanti. E' il Berlusconismo Bellezza. GPS
Il solito rabbioso radicalismo antiberlusconiano?, la solita toga rossa?
No, queste cose le dice addirittura l'avvocato Carlo Taormina, berluscones doc, già l'ex sottosegretario all'Interno. Pensate che anche al Casini gli è scappato: “il processo breve è una vera porcheria”
Come vedete il caos regna a corte e risvolti possono essere imprevedibili.
Intanto si sta preparando, come nei migliori giochi a quiz, la mossa di riserva.
La ex craxiana di ferro, ora targata Pdl, Boniver ha presentato una proposta di legge per reintrodurre l’ immunità parlamentare. L’ imput era stato lanciato dal direttore del Tg1 Minzolini, in un dei sui editoriali da casa Arcore: «perché è un vulnus nella Costituzione»
Come al solito, la madre di tutte le priorità dell’Italia è Salvare Papi Re dai suoi guai giudiziari. Poi se un sacco di delinquenti resteranno impuniti, se le parti offese saranno fregate, se i processi come Eternit, Thyssen, Cirio e Parmalat andranno al macero e la povera gente resterà a marcire in galera, effetti collaterali irrilevanti. E' il Berlusconismo Bellezza. GPS
1 commento:
Ok Edoardo, scambio link fatto
Buon lavoro GPS
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