Terremoto politico dopo le parole di Luca Cordero di Montezemolo all'assemblea di Confindustria a Roma. Un attacco duro, pesante, che ha scosso le sedie del potere. Montezemolo, infatti, non ha risparmiato nessuno .
Il presidente di Confindustria, infatti ha detto: "E' a noi imprenditori che si deve riconoscere il merito di aver fatto uscire il Paese dalla secca della crescita zero. E' un risultato di cui dobbiamo essere fieri. La ripresa non è ancora consolidata, è fragile, e si spegnerà rapidamente se saremo lasciati soli. Bisogna rimuovere le tante, tantissime anomalie che ci costringono a competere con un braccio legato dietro la schiena". (...) Montezemolo ha poi evidenziato l'enormità dei costi della politica, il peso che il sostegno ai partiti ha sulle casse dello Stato, pari a quasi tre volte quello che si registra ad esempio in Francia. Il capo degli industriali se l'è presa con le prebende e i privilegi che i politici si garantiscono votando leggi che istituiscono benefit e agevolazioni a proprio uso e costumo, "fino addirittura ai funerali gratuiti in Veneto". E ha rivendicato la necessità di far corrispondere risultati adeguati a costi spropositati e ingiustificati.(da corriere.it)
"Caro Montezemolo ma parli tu che vivi di tre stipendi...non dimenticare poi che anche le imprese non sono così oneste, pulite rispettabile come tu vuoi far credere e loro non possono insegnare nulla a nessuno. Da quale pulpito viene la predica? Montezemolo si è dimenticato del crac Parmalat, dei soldi rubati dalla Popolare di Lodi sui conti correnti dei morti, di Tangentopoli, Bancopoli e Calciopoli, della piaga del lavoro nero, degli scandali finanziari che hanno ridotto in mutande centinaia di migliaia di italiani, dell'evasione fiscale delle imprese, della security Telecom?. La politica ha gravi ritardi e responsabilità ma l'impresa è l'ultima che può dare lezioni alla politica". La politica troppo costosa, hai scoperto l’acqua calda, dove era il Cordero quando l’industria per salvarsi metteva gli operai (lo fa ancora oggi) in cassa integrazione gravando quindi a carico del bilancio dello Stato? Vedi post 24 maggio. GPS
Il presidente di Confindustria, infatti ha detto: "E' a noi imprenditori che si deve riconoscere il merito di aver fatto uscire il Paese dalla secca della crescita zero. E' un risultato di cui dobbiamo essere fieri. La ripresa non è ancora consolidata, è fragile, e si spegnerà rapidamente se saremo lasciati soli. Bisogna rimuovere le tante, tantissime anomalie che ci costringono a competere con un braccio legato dietro la schiena". (...) Montezemolo ha poi evidenziato l'enormità dei costi della politica, il peso che il sostegno ai partiti ha sulle casse dello Stato, pari a quasi tre volte quello che si registra ad esempio in Francia. Il capo degli industriali se l'è presa con le prebende e i privilegi che i politici si garantiscono votando leggi che istituiscono benefit e agevolazioni a proprio uso e costumo, "fino addirittura ai funerali gratuiti in Veneto". E ha rivendicato la necessità di far corrispondere risultati adeguati a costi spropositati e ingiustificati.(da corriere.it)
"Caro Montezemolo ma parli tu che vivi di tre stipendi...non dimenticare poi che anche le imprese non sono così oneste, pulite rispettabile come tu vuoi far credere e loro non possono insegnare nulla a nessuno. Da quale pulpito viene la predica? Montezemolo si è dimenticato del crac Parmalat, dei soldi rubati dalla Popolare di Lodi sui conti correnti dei morti, di Tangentopoli, Bancopoli e Calciopoli, della piaga del lavoro nero, degli scandali finanziari che hanno ridotto in mutande centinaia di migliaia di italiani, dell'evasione fiscale delle imprese, della security Telecom?. La politica ha gravi ritardi e responsabilità ma l'impresa è l'ultima che può dare lezioni alla politica". La politica troppo costosa, hai scoperto l’acqua calda, dove era il Cordero quando l’industria per salvarsi metteva gli operai (lo fa ancora oggi) in cassa integrazione gravando quindi a carico del bilancio dello Stato? Vedi post 24 maggio. GPS
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