Non siamo a Lourdes e nemmeno a Medjugorje, ma a Costa Orzata, una frazione di Castellarquato, borgo medioevale ed agricolo del Piacentino, in cui non cade una goccia da quasi tre mesi. A miracol piovasco invocare e forse anche mostrare è Don Angelo Mercandella, una certezza più che una fede per i parrocchiani del luogo, che ha annunciato la sua personale danza della pioggia «aderendo alle richieste dei numerosi agricoltori della Valdarda». Don Angelo non fa la mossa attorno a un totem ma prega, scatena il triduo, tre giorni di preghiera con i fedeli per aiutare l'acqua a scendere dal cielo, luogo quanto mai pertinente in tema di miracoli. Lunedì pomeriggio la prima seduta nella chiesetta locale al cospetto di una cinquantina di coltivatori diretti in tenuta da lavoro. Alla fine della messa il clou, l'invocazione corale a Sant'Isidoro, patrono di Madrid e Giove Pluvio dei cattolici, un fervente lavoratore della zappa del dodicesimo secolo, che interrompeva il lavoro nei campi solo per raccogliersi in preghiera, candidatosi alla santità in giorno in cui, al proprietario furente che lo aveva sorpreso mentre sgranava il rosario, indicò il bue e l'aratro guidati con mano ferma da due angeli.
Don Angelo se ne infischia anche dello scetticismo del sindaco locale, un laicone alla Peppone che ogni volta lo incrocia e ammicca: «Lei è un prete burlone che ascolta il meteo e poi s'inventa il triduo quando sa che piove».
In tema di prodigi «liquidi» la tradizione cattolica è del resto maestra, che si tratti del sangue di San Gennaro o delle lacrime della Madonna. La religione dialoga da sempre con le forze della natura. Si benedicono le campagne e si ringrazia il Signore per i buoni raccolti. I sacerdoti Maya sacrificavano vite umane e gli etruschi convocavano i defunti per propiziarsi il sole o la luna. Il meteo non prevede pioggia oggi sul Piacentino. Se pioggia sarà, facile prevedere un avvenire da itinerante del miracolo per il parroco di Costa Orzata, ingaggiato dalla Protezione Civile per puntare il suo oracolante cannone sulle terre aride del Molise e i boschi del Gargano o spedito nelle ville milionarie in Costa Smeralda dove i ricchi piangono perché il loro salice muore. (da la stampa.it) GPS
Don Angelo se ne infischia anche dello scetticismo del sindaco locale, un laicone alla Peppone che ogni volta lo incrocia e ammicca: «Lei è un prete burlone che ascolta il meteo e poi s'inventa il triduo quando sa che piove».
In tema di prodigi «liquidi» la tradizione cattolica è del resto maestra, che si tratti del sangue di San Gennaro o delle lacrime della Madonna. La religione dialoga da sempre con le forze della natura. Si benedicono le campagne e si ringrazia il Signore per i buoni raccolti. I sacerdoti Maya sacrificavano vite umane e gli etruschi convocavano i defunti per propiziarsi il sole o la luna. Il meteo non prevede pioggia oggi sul Piacentino. Se pioggia sarà, facile prevedere un avvenire da itinerante del miracolo per il parroco di Costa Orzata, ingaggiato dalla Protezione Civile per puntare il suo oracolante cannone sulle terre aride del Molise e i boschi del Gargano o spedito nelle ville milionarie in Costa Smeralda dove i ricchi piangono perché il loro salice muore. (da la stampa.it) GPS
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