Nel mondo ogni due settimane scompare una lingua. Dei settemila idiomi ancora oggi parlati la metà sono in via d'estinzione e scompariranno entro il secolo. Alcuni linguaggio scompaiono con la morte dell'ultima persona che la parlava, altre scompaiono gradualmente in culture bilingui, quando vengono sopraffate da quelle parlate a scuola o dai mezzi di comunicazione. Cinque regioni nel mondo sono quelle più a rischio: Australia del Nord, Sud America centrale, area del Pacifico settentrionale del Nord America, Siberia orientale, Oklahoma e Stati Uniti orientali. Lo studio è basato su ricerche sul campo appoggiate oltre che dalla National Geographic Society, dalla Living Tongues Institute for Endangered Languages ed è stato pubblicato sull'ultimo numero della rivista National Geographic e sul sito web www.languagehotspots.org. Metà delle lingue del mondo non hanno forma scritta e sono pertanto più vulnerabili ad essere dimenticate, ha detto David Harrison, linguista allo Swarthmore College: «Quando queste lingue scompaiono non lasciano alle spalle un dizionario o un testo, nè il cumulo di tracce della cultura che le ha espresse».(da il messaggero.it) GPS
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