Domenica prossima 28 ottobre, nella basilica di San Pietro, saranno beatificati 498 religiosi spagnoli uccisi alla fine della Seconda Repubblica spagnola e durante la guerra civile. Si tratta della più grande beatificazione di massa mai realizzata ed è previsto a Roma, manco a dirlo, l’arrivo di centinaia di migliaia di pellegrini. A destare grande perplessità, fra le altre cose, è la scelta della data: si tratta dell’85° anniversario della marcia su Roma e del 25° della vittoria dei socialisti di Gonzales alle elezioni politiche spagnole.Benché le gerarchie ecclesiastiche si affannino ad assicurare che si tratta di mere coincidenze, la scelta compiuta dalla Chiesa non inganna il quotidiano El País, che commenta così la notizia: “I vescovi vogliono riempire Roma per dimostrare che la loro egemonia continua anche nella Spagna del cosidetto fondamentalismo laicista” (questa espressione vi ricorda qualcosa?). Assurdo che la Chiesa pretenda di riscrivere la storia di una lotta della quale fu parte attiva negli anni 30, contribuendo ad alimentare la confusione su chi aveva fortemente voluto quella guerra civile e chi invece si difendeva dal sollevamento militare guidato da Francisco Franco. Il giornale di Madrid ricorda la feroce opposizione dei membri del clero alla Repubblica spagnola e il loro aperto sostegno al franchismo: “Così è stato sparso il seme di quello che loro chiamano ‘la più grande persecuzione religiosa della storia di Spagna’, vittime – ma anche carnefici – di una guerra incivile che i prelati suscitarono, applaudirono e benedirono”. Altra curiosa “coincidenza”: la Spagna ha appena approvato una legge proprio per commemorare le vittime della guerra civile e della dittatura franchista. Così, per l’ennesima volta, la Chiesa interviene pesantemente nel dibattito politico di uno Stato sovrano. Se la pratica di beatificazione di questi “martiri” era stata bloccata fino al pontificato di Paolo VI ed è stata iniziata solo da Giovanni Paolo II, quale miglior occasione dell’elezione di Ratzinger per completare l’opera? E chi ne ha parlato fino adesso in Italia? Mistero (della fede?). Per fortuna, però, ci sono loro: qui il comunicato di Facciamo Breccia. (da El País) Falla girare. GPS
1 commento:
E io continuerò sempre a dirlo, che Chiesa e destra sono come pappa e ciccia, come Stanlio e Olio, come Bonnie e Clyde...
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