Un progetto di legge sul sostanziale riconoscimento delle coppie di fatto per l'accesso alle misure e alle agevolazioni previste dalle leggi e dai regolamenti dell'Emilia-Romagna è stato bocciato (martedì 30 ottobre 2007) nella prima commissione dell'assemblea legislativa con l'astensione determinante dei consiglieri del PD. Gli esponenti DS e Margherita si sono infatti astenuti sulla votazione del progetto di legge firmata dal consigliere degli SDI Paolo Zanca che proponeva di ampliare i diritti all'accesso ai servizi nell'applicazione di leggi e regolamenti regionali. Nell'unico articolo della legge si prevede che per “nucleo familiare” s'intendesse la famiglia anagrafica. Sul progetto di legge hanno votato contro i consiglieri del centro destra e a favore quelli di SDI, Italia dei Valori, PRC e PdCI.
La proposta voleva armonizzare il termine famiglia nella legislazione regionale per riconoscere i diritti di tutti i nuclei familiari
Il gruppo dei Democratici (denominato ancora Uniti nell'Ulivo), ha presentato alla stampa un progetto di legge quadro di sostegno alle famiglie. Tale disegno non interviene sul concetto di famiglia e si attiene alla legislazione nazionale in materia, in attesa che una eventuale nuova legge varata dal Parlamento definisca a quale tipo di famiglia bisogna riferirsi per l'accesso ai servizi e alle prestazioni del welfare.
Una posizione da Ponzio Pilato che non mi piace. Una battuta di arresto nella battaglia dei diritti che nella nostra regione è difficilmente comprensibile.
Si pesi che l'Emilia Romagna, per prima, introdusse nella sua legislazione il plurale famiglie, tanto da suscitare, oltre vent'anni fa, l'ira funesta dell'attuale presidente della Lombardia Formigoni, che promosse un sit-in di Comunione e Liberazione sotto la sede della regione.
Nel suo iter di commissione il progetto aveva già subito vari rinvii.
L'ultima parola, comunque, spetta all'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, che si esprimerà probabilmente nella prossima seduta.
Teniamoli d’occhio! Vogliamo spiegazioni! Facciamoci sentire! Se c’è stato un errore ripariamolo!
Vi abbiamo votato alle primarie perché la nostra regione continuasse ad essere fra le prima nell’affermazione del principio della pari dignità dei cittadini. GPS
La proposta voleva armonizzare il termine famiglia nella legislazione regionale per riconoscere i diritti di tutti i nuclei familiari
Il gruppo dei Democratici (denominato ancora Uniti nell'Ulivo), ha presentato alla stampa un progetto di legge quadro di sostegno alle famiglie. Tale disegno non interviene sul concetto di famiglia e si attiene alla legislazione nazionale in materia, in attesa che una eventuale nuova legge varata dal Parlamento definisca a quale tipo di famiglia bisogna riferirsi per l'accesso ai servizi e alle prestazioni del welfare.
Una posizione da Ponzio Pilato che non mi piace. Una battuta di arresto nella battaglia dei diritti che nella nostra regione è difficilmente comprensibile.
Si pesi che l'Emilia Romagna, per prima, introdusse nella sua legislazione il plurale famiglie, tanto da suscitare, oltre vent'anni fa, l'ira funesta dell'attuale presidente della Lombardia Formigoni, che promosse un sit-in di Comunione e Liberazione sotto la sede della regione.
Nel suo iter di commissione il progetto aveva già subito vari rinvii.
L'ultima parola, comunque, spetta all'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, che si esprimerà probabilmente nella prossima seduta.
Teniamoli d’occhio! Vogliamo spiegazioni! Facciamoci sentire! Se c’è stato un errore ripariamolo!
Vi abbiamo votato alle primarie perché la nostra regione continuasse ad essere fra le prima nell’affermazione del principio della pari dignità dei cittadini. GPS
1 commento:
I miei timori si confermano... Non starà diventando un P-dc???
Posta un commento