La casolana Fiorenza Menni ha vinto il Premio “Eleonara Duse” destinato ai migliori attori emergenti in Italia. Dalle prove al cinema Senio al Premio “Eleonara Duse”
E’ di Casola Valsenio la miglior attrice teatrale emergente del 2007.
Si tratta di Fiorenza Menni, 40 anni appena compiuti, che ha ritirato il riconoscimento Al teatro Manzoni di Milano nell’ambito del gel premio “Eleonara Duse” assegnato quest’anno a Laura Marinoni quale miglior attrice di prosa dell’ultima stagione. Secondo lo statuto, la giuria del Premio ha proposto alla Marinoni una terna di giovani interpreti teatrali tra le quali indicare una artista emergente. E la scelta, con menzione d’onore è caduta su Fiorenza Menni, animatrice, insieme Pietro Babina, di Teatrino Clandestino che opera a Bologna da circa 15 anni e che oggi rappresenta uno dei gruppi teatrali italiani più impegnati e più interessanti nel campo dell’innovazione e della sperimentazione.
Un risultato ed un successo raggiunti partendo da Casola Valsenio, come ricorda Fiorenza Menni i cui genitori e fratelli vivono ancora nel nel paese collinare.
“Nei primi anni 90’, quando avevamo formato la compagnia e quindi con limitati mezzi a disposizione, alloggiavamo tutti a casa mia e facevamo le prove al Cinema Senio che ci veniva concesso gratuitamente dall’Arci. Prove che, in preparazione delle turnèe che iniziavano a primavera, si svolgevano nei tre mesi invernali dal lunedì al venerdì, con un freddo terribile, tanto che Giovanni, il titolare del Bar vicino ci portava ogni tanto un the caldo e qualche pasta.”
E così è stato per tre anni, ma da allora il Teatrino Clandestino ne a fatta di strada, soprattutto sotto la spinta di Fiorenza Menni, interprete e ideatrice di spettacoli come : “L’alba di un torturatore”,”Ossigeno”e “Madre e assassina” che ha riscosso un notevole successo di critica e di pubblico, vincendo nl 2004 il Premio Ubu.
Un’interpretazione che costituisce il punto più alto dell’attrice casolani in uno spettacolo che passa dal mito di Medea all’indagine sulla possibile infanticida contemporanea. Una grande interpretazione di Fiorenza Menni che rivela una presenza forte anche quando non è fisicamente presente in scena. Più volte, nel corso della sua carriera,, Fiorenza Menni è stata sfiorata da altre occasioni di lavoro, come un provino per il regista Marco Belloccio, ma la sua vita di attrice e di donna è indissolubilmente legata al Teatrino Clandestino.
“ Il premio - ha commentato l’attrice – va inteso come un riconoscimento al mio lavoro e a quello dei miei compagno, vale a dire al Teatrino Clandestino, grazie al quale sono riuscita ad esprimere la mia idea di teatro” Beppe Sangiorgi (da ilrestodelcarlino) GPS
E’ di Casola Valsenio la miglior attrice teatrale emergente del 2007.
Si tratta di Fiorenza Menni, 40 anni appena compiuti, che ha ritirato il riconoscimento Al teatro Manzoni di Milano nell’ambito del gel premio “Eleonara Duse” assegnato quest’anno a Laura Marinoni quale miglior attrice di prosa dell’ultima stagione. Secondo lo statuto, la giuria del Premio ha proposto alla Marinoni una terna di giovani interpreti teatrali tra le quali indicare una artista emergente. E la scelta, con menzione d’onore è caduta su Fiorenza Menni, animatrice, insieme Pietro Babina, di Teatrino Clandestino che opera a Bologna da circa 15 anni e che oggi rappresenta uno dei gruppi teatrali italiani più impegnati e più interessanti nel campo dell’innovazione e della sperimentazione.
Un risultato ed un successo raggiunti partendo da Casola Valsenio, come ricorda Fiorenza Menni i cui genitori e fratelli vivono ancora nel nel paese collinare.
“Nei primi anni 90’, quando avevamo formato la compagnia e quindi con limitati mezzi a disposizione, alloggiavamo tutti a casa mia e facevamo le prove al Cinema Senio che ci veniva concesso gratuitamente dall’Arci. Prove che, in preparazione delle turnèe che iniziavano a primavera, si svolgevano nei tre mesi invernali dal lunedì al venerdì, con un freddo terribile, tanto che Giovanni, il titolare del Bar vicino ci portava ogni tanto un the caldo e qualche pasta.”
E così è stato per tre anni, ma da allora il Teatrino Clandestino ne a fatta di strada, soprattutto sotto la spinta di Fiorenza Menni, interprete e ideatrice di spettacoli come : “L’alba di un torturatore”,”Ossigeno”e “Madre e assassina” che ha riscosso un notevole successo di critica e di pubblico, vincendo nl 2004 il Premio Ubu.
Un’interpretazione che costituisce il punto più alto dell’attrice casolani in uno spettacolo che passa dal mito di Medea all’indagine sulla possibile infanticida contemporanea. Una grande interpretazione di Fiorenza Menni che rivela una presenza forte anche quando non è fisicamente presente in scena. Più volte, nel corso della sua carriera,, Fiorenza Menni è stata sfiorata da altre occasioni di lavoro, come un provino per il regista Marco Belloccio, ma la sua vita di attrice e di donna è indissolubilmente legata al Teatrino Clandestino.
“ Il premio - ha commentato l’attrice – va inteso come un riconoscimento al mio lavoro e a quello dei miei compagno, vale a dire al Teatrino Clandestino, grazie al quale sono riuscita ad esprimere la mia idea di teatro” Beppe Sangiorgi (da ilrestodelcarlino) GPS
2 commenti:
Non avevo dubbi sui casolani, ma Fiorenza mi ha meravigliato.
E il mio pensiero va, con la nostalgia dell'emigrante, a quando frequentavo Bruno e Marco ( quasi 30 anni fa) e Fiorenza era uno scricciolo.
Complimenti Fiorenza, con tuto il cuore
Allora 30 anni fa c'ero anch'io. Venivamo su da Bologna con Pecio e ne abbiamo combinate tante di "meraviglie" con Bruno Menni, Girgione Palera, Leonardo, fra l'oratorio, la sezione del PCI e le gite all'Elba. La prima parola del mattino era: "...fata scaja!!!" Quando ci divertiremo più come allora? Ciao belli.
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