Napoli, incredibile errore burocratico
Una banale svista o distrazione del cancelliere del tribunale di Napoli ha creato un caso paradossale. Topolino, Paperino (e la sua compagna more uxorio Paperina) e Titti sono stati convocati in qualità di testimoni nella causa per contraffazione nei confronti di un cinese. Ovviamente il vero destinatario della notifica era il legale rappresentante della Disney, ma stando così le cose al processo i testimoni non si sono potuti presentare.
Difficile dire se l'intera procedura giudiziaria è ora andata in fumo. Resta una magra figura per tutto il sistema processuale italiano. Il caso è partito dalla denuncia per un cittadino cinese di aver contraffatto marchi della Disney. Sequestrati gadget che raffiguravano appunto Topolino, Paperino e gli altri personaggi nati dalla fantasia (e matita) di Walt Disney. In questi casi, si convoca il legale rappresentante della ditta che ha subito il danno. La lettura frettolosa della notifica, o qualche altra distrazione, ha però fatto scrivere all'impiegato di turno la convocazione per gli allegri animaletti.E la burocrazia, si sa, è lenta e implacabile: inutile i tentativi di fermare quella notifica che da Napoli è giunta fino a Milano per raggiungere gli esterrefatti legali della Disney Italia i quali altro non hanno potuto fare che rispedire al mittente la richiesta. Chissà se per capire come siano andate veramente le cose i protagonisti della vicenda non decidano di affidare le indagini al commissario Basettoni. (da Tgcom). GPS
Una banale svista o distrazione del cancelliere del tribunale di Napoli ha creato un caso paradossale. Topolino, Paperino (e la sua compagna more uxorio Paperina) e Titti sono stati convocati in qualità di testimoni nella causa per contraffazione nei confronti di un cinese. Ovviamente il vero destinatario della notifica era il legale rappresentante della Disney, ma stando così le cose al processo i testimoni non si sono potuti presentare.
Difficile dire se l'intera procedura giudiziaria è ora andata in fumo. Resta una magra figura per tutto il sistema processuale italiano. Il caso è partito dalla denuncia per un cittadino cinese di aver contraffatto marchi della Disney. Sequestrati gadget che raffiguravano appunto Topolino, Paperino e gli altri personaggi nati dalla fantasia (e matita) di Walt Disney. In questi casi, si convoca il legale rappresentante della ditta che ha subito il danno. La lettura frettolosa della notifica, o qualche altra distrazione, ha però fatto scrivere all'impiegato di turno la convocazione per gli allegri animaletti.E la burocrazia, si sa, è lenta e implacabile: inutile i tentativi di fermare quella notifica che da Napoli è giunta fino a Milano per raggiungere gli esterrefatti legali della Disney Italia i quali altro non hanno potuto fare che rispedire al mittente la richiesta. Chissà se per capire come siano andate veramente le cose i protagonisti della vicenda non decidano di affidare le indagini al commissario Basettoni. (da Tgcom). GPS
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