Oggi vi torniamo a parlare dei repubblicani. Grazie a Paolo Guzzanti, alcuni giorni fa, avevamo ritrovato il La Malfa in piccionaia. Si pensava che si fosse perso e invece no, purtroppo. Anzi per toglierci ogni dubbio ci fa sapere che lui sta pensando ad una: "verifica interna all'alleanza per capire se il PRI può rimanere col centro-destra!".
Le cause di tanta rivoluzionaria mossa sta che si è accorto che nel centrodestra hanno staccato la spina alla laicità e alla libertà. Se ne accorge anche quella faina di La Malfa. deve essere proprio vero.
Nell’attesa che si sciolga lo storico enigma lamalfiamo, vi segnalo che a Cervia la piadina romagnola (non è una barzelletta) spacca i repubblicani.
E’ successo nell’ultimo consiglio comunale. La giunta ha approvato il nuovo regolamento “della piadina romagnola” che prevede l’introduzione nei chioschi la vendita, oltre alla piadina romagnola anche un bicchiere di sangiovese e un pezzo di salsiccia. Così di fronte a questa memorabile decisione il gruppo repubblicano (si fa per dire, sono in due) si è drammaticamente spaccato. Il consigliere Alessandro Carli, valutando la nuova normativa di buon senso, si è astenuto.
Pronta la reazione del suo capogruppo Giancarlo Cappelli: “il tuo voto non conta, la tua è una posizione “personale”, il voto “ufficiale dei repubblicani” è il mio. Avanti tutta contro il sangiovese e la salciccia e a braccetto con il centro destra, quelli delle libertà di vietare. Il povero Carli è così rimasto senza gruppo. Forse dovremmo proclamare una giornata di lutto nazionale. GPS
Le cause di tanta rivoluzionaria mossa sta che si è accorto che nel centrodestra hanno staccato la spina alla laicità e alla libertà. Se ne accorge anche quella faina di La Malfa. deve essere proprio vero.
Nell’attesa che si sciolga lo storico enigma lamalfiamo, vi segnalo che a Cervia la piadina romagnola (non è una barzelletta) spacca i repubblicani.
E’ successo nell’ultimo consiglio comunale. La giunta ha approvato il nuovo regolamento “della piadina romagnola” che prevede l’introduzione nei chioschi la vendita, oltre alla piadina romagnola anche un bicchiere di sangiovese e un pezzo di salsiccia. Così di fronte a questa memorabile decisione il gruppo repubblicano (si fa per dire, sono in due) si è drammaticamente spaccato. Il consigliere Alessandro Carli, valutando la nuova normativa di buon senso, si è astenuto.
Pronta la reazione del suo capogruppo Giancarlo Cappelli: “il tuo voto non conta, la tua è una posizione “personale”, il voto “ufficiale dei repubblicani” è il mio. Avanti tutta contro il sangiovese e la salciccia e a braccetto con il centro destra, quelli delle libertà di vietare. Il povero Carli è così rimasto senza gruppo. Forse dovremmo proclamare una giornata di lutto nazionale. GPS
1 commento:
paolo guzzanti sta con i liberali sia chiaro. e sarebbe da far sapere ai cittadini dic entrodestra che votavano berlusconi perchè"mdoerato e liberale" che se la pensano ancora così devono votare il pli e/ il pri anche se non è un partito di centrodestra storicamente.
beh, il tuo post fa un minimo di propaganda al pri che ormai stava sparendo, almeno dalle cronache dei blog!
ciao
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