Dopo un mese di mobilitazione e proteste in tutta Italia, ieri si sono dati appuntamento nella capitale. Sono arrivati da ogni parte d’Italia con pullman, treni ed auto, a proprie spese e rinunciando ad un giorno di ferie o di riposo.
Per le strade di Roma hanno sfilato in 40mila, erano presenti tutti i sindacati della Polizia di Stato della Polizia penitenziaria e del Corpo forestale dello Stato.
L o slogan ‘La sicurezza è un diritto, e i diritti non si tagliano’, per protestare contro i tagli alla sicurezza del Governo e contro il mancato stanziamento nella Finanziaria 2010 di nuove risorse al comparto.
Il taglio di circa tre miliardi di euro in tre anni al comparto sicurezza e difesa, unito agli effetti dell’ex decreto Brunetta ora convertito in legge - denunciano i sindacati - non solo incide sul personale, ma anche sulla spesa corrente: mancano i soldi per comprare o riparare le auto, che ormai sono poche e vecchie, per la benzina, oltre che per la gestione quotidiana degli uffici.
Durante il corteo c’è stato anche un po’ di tiro al piccione. Ricordate l’esternazione peregrina del Brunetta: “non è facile mandare i poliziotti sulla strada perché ci sono troppi panzoni che hanno fatto i passacarte tutta la vita, in strada se li mangiano”.
Ieri i poliziotti hanno restituito la pariglia: “Meglio panzoni che coglioni”, recitava una maglietta ideata per l’occasione e indossata dal sindacato Coisp nella foto.
Certo che per un governo che ha pompato fino all'esasperazione sul bisogno di sicurezza:
“renderemo più sicure le nostre città”,“pugno di ferro contro l’illegalità”, “prima di tutto sicurezza”, poi nei fatti massacra la polizia, cioè quelli preposti alla nostra sicurezza è davvero un bel risultato. Presto la scarlattina l’attaccherà anche a noi. GPS
Per le strade di Roma hanno sfilato in 40mila, erano presenti tutti i sindacati della Polizia di Stato della Polizia penitenziaria e del Corpo forestale dello Stato.
L o slogan ‘La sicurezza è un diritto, e i diritti non si tagliano’, per protestare contro i tagli alla sicurezza del Governo e contro il mancato stanziamento nella Finanziaria 2010 di nuove risorse al comparto.
Il taglio di circa tre miliardi di euro in tre anni al comparto sicurezza e difesa, unito agli effetti dell’ex decreto Brunetta ora convertito in legge - denunciano i sindacati - non solo incide sul personale, ma anche sulla spesa corrente: mancano i soldi per comprare o riparare le auto, che ormai sono poche e vecchie, per la benzina, oltre che per la gestione quotidiana degli uffici.
Durante il corteo c’è stato anche un po’ di tiro al piccione. Ricordate l’esternazione peregrina del Brunetta: “non è facile mandare i poliziotti sulla strada perché ci sono troppi panzoni che hanno fatto i passacarte tutta la vita, in strada se li mangiano”.
Ieri i poliziotti hanno restituito la pariglia: “Meglio panzoni che coglioni”, recitava una maglietta ideata per l’occasione e indossata dal sindacato Coisp nella foto.
Certo che per un governo che ha pompato fino all'esasperazione sul bisogno di sicurezza:
“renderemo più sicure le nostre città”,“pugno di ferro contro l’illegalità”, “prima di tutto sicurezza”, poi nei fatti massacra la polizia, cioè quelli preposti alla nostra sicurezza è davvero un bel risultato. Presto la scarlattina l’attaccherà anche a noi. GPS
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