Vistosi smottamenti si registrano anche in quel di Ravenna. Fortunatamente la causa non sono le incessanti piogge ne la subsidenza, si tratta solo dello sbriciolamento del partito dell’amore oggi detto anche del “Forza Ruby”.
“L’espulsione del vicecoordinatore provinciale del Pdl di Ravenna, Gianluca Palazzetti ha messo in luce, per l’ennesima volta il carattere illiberale del partito che, di fatto, è la negazione di ciò che il popolo di centrodestra si attendeva”.
Lo scrivono 13 “dissenzienti” del Pdl ravennate, tutti consiglieri o dirigenti del partito, annunciando la loro fuoriuscita dal Pdl e l’adesione al movimento Futuro e libertà.
Tra di loro c’è anche il capogruppo An-Pdl al Comune di Ravenna, Sergio Covato. “Doveva essere un grande partito di massa, liberale, aperto ed ispirato alla destra europea. Invece è diventato un partito dittatoriale e antidemocratico (ma va) nel quale viene soppresso ogni tentativo di discussione democratica
Tra gli altri dimissionari del Pdl ci sono Guido Baldrati, dirigente provinciale e consigliere comunale a Lugo, Claudio Cani, vicecoordinatore a Castelbolognese, Antonio Cepelli, vicecoordinatore a Russi, Stefano Cortesi Siboni, dirigente provinciale, Mattia D’Ambrosio, consigliere comunale a Castelbolognese, Alberto Ferrero, presidente provinciale Giovane Italia e consigliere alla prima circoscrizione di Ravenna, Paola Frenna, consigliere alla circoscrizione del Mare, Nicoletta Galligani, vicecoordinatrice a Cervia e consigliere del quartiere Cervia centro, Erika Mambelli, vicecoordinatrice e consigliere comunale di Bagnacavallo, Massimiliano Masini, vicecoordinatore di Faenza, Luca Montanari, consigliere di circoscrizione a Mezzano, e Angela Scardovi, vice coordinatrice e consigliere comunale a Lugo.
Anche qui in Romagna una parte degli elettori di destra, soprattutto quelli che non vedono moralmente accettabile la permanenza del Papi a prescindere diventato a questo punto davvero imbarazzante, auspicano che si stacchi la spina. GPS
“L’espulsione del vicecoordinatore provinciale del Pdl di Ravenna, Gianluca Palazzetti ha messo in luce, per l’ennesima volta il carattere illiberale del partito che, di fatto, è la negazione di ciò che il popolo di centrodestra si attendeva”.
Lo scrivono 13 “dissenzienti” del Pdl ravennate, tutti consiglieri o dirigenti del partito, annunciando la loro fuoriuscita dal Pdl e l’adesione al movimento Futuro e libertà.
Tra di loro c’è anche il capogruppo An-Pdl al Comune di Ravenna, Sergio Covato. “Doveva essere un grande partito di massa, liberale, aperto ed ispirato alla destra europea. Invece è diventato un partito dittatoriale e antidemocratico (ma va) nel quale viene soppresso ogni tentativo di discussione democratica
Tra gli altri dimissionari del Pdl ci sono Guido Baldrati, dirigente provinciale e consigliere comunale a Lugo, Claudio Cani, vicecoordinatore a Castelbolognese, Antonio Cepelli, vicecoordinatore a Russi, Stefano Cortesi Siboni, dirigente provinciale, Mattia D’Ambrosio, consigliere comunale a Castelbolognese, Alberto Ferrero, presidente provinciale Giovane Italia e consigliere alla prima circoscrizione di Ravenna, Paola Frenna, consigliere alla circoscrizione del Mare, Nicoletta Galligani, vicecoordinatrice a Cervia e consigliere del quartiere Cervia centro, Erika Mambelli, vicecoordinatrice e consigliere comunale di Bagnacavallo, Massimiliano Masini, vicecoordinatore di Faenza, Luca Montanari, consigliere di circoscrizione a Mezzano, e Angela Scardovi, vice coordinatrice e consigliere comunale a Lugo.
Anche qui in Romagna una parte degli elettori di destra, soprattutto quelli che non vedono moralmente accettabile la permanenza del Papi a prescindere diventato a questo punto davvero imbarazzante, auspicano che si stacchi la spina. GPS
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